Autore: APE BO 2

Di ritorno dalla prima uscita ape Infra…

Abbiamo fatto il primo giro di Ape Bologna INFRA, camminate per chi ha tempo anche durante la settimana. Il gruppo era composto da quattro apette e dal quadrupede Crodino, una persona ha rinunciato alla partenza causa mal di schiena, quindi siamo rimaste in due più il cane, chissà se l’apetta appenninica ci sarà a Marzabotto, alla peggio ce la scialliamo in due.

Arrivate a Marza l’apetta c’è,  piccolo caffè & chiacchiere sul prezzo della vita (“essignorasi il mascarpone costa sempre di più”) e su via dalla scalinata che attraversa il paese e porta alla frazione di Miana e da lì alle colline dove parte il sentiero C.A.I 142 fino al Monte Vignola. Il sole splende, le colline sono di un verde brillante con spruzzi di fiori gialli, il fango non manca, si sblisga parecchio. 

Dopo un momento di disaccordo canino non arrivato alle zampe con un cane local, facciamo una piccola deviazione per vedere il mulino Ammazzagatti (ma non apette)  che ricordavamo un posto fatato scoprendo che la situazione è molto diversa dall’ultima volta che lo abbiamo visitato, stanno rifacendo il tetto, sul torrente c’è un nuovo ponticello in legno e grandi cartelli Proprietà Privata ne impediscono l’accesso…E vabbé.

Continuando fino al Monte Vignola senza arrivare alla cime ci fermiamo dopo circa quattro ore di camminata su un bellissimo prato con una gran vista sulla Pianura Padana con il binocolo cerchiamo di capire quale sia Modena e di identificare gli altri centri abitati fra Modena e Bologna.

Nel mezzo della pausa pranzo incredibile ma vero un’arzilla panda arriva sul prato sgommando e davanti ai nostri sguardi allibiti parcheggia esa-tta-men-te davanti a noi.

Questa non era ancora mai capitata!!! Scende un signore tutto affannato che cerca i suoi occhiali, capiamo che il mucchietto di legna (usato fino ad allora per fare giocare il cane, uppps) era del signore che è venuto a caricarla in macchina. Dopo un iniziale sbigottimento ci spostiamo qualche metro a lato giusto per non fare la pausa vista marmitta. Quando comincia ad usare la motosega è il segnale per riprendere il cammino! Proseguiamo seguendo il sentiero CAI138 fino alla Valle del torrente Venola, nuvoloni si addensano, il vento sale, il cane comincia a guardarsi intorno con sospetto, ma siamo fortunate e dopo qualche minuto di pioggia, torna il sereno.

All’altezza di Montasico c’è un po’ di stanchezza e ci poniamo la questione se continuare come previsto fino al borghetto di Malfolle e ridiscendere da li a Pioppe di Salvano o tagliare per la fondovalle fino a Pian di Venola.

Alla fine si opta per la seconda, e lungo la strada si incontra un’amica in macchina che ci dà un passaggio fino al bar davanti alla stazione, risparmiandoci gli ultimi tre chilometri di asfalto!!!

Segue pausa rinfresco al bar fra risate e riflessioni sui giornali “veritieri” terrificanti disposti sui tavolini che come dire smussano la gioia della bibita fresca  e si torna a casa.

Di ritorno dal Corno senza (r)impianti!

-“devo portare i ramponi?”

-“ciao, domenica voglio partecipare alla camminata ma non ho attrezzatura”

-“ma servono per forza le ciaspole?”

Domenica 9 febbraio assieme a i Sollevamenti della Terra, Boschilla e una 20ina di solidali siamo andate al Passo della Croce Arcana per ribadire la contrarietà al progetto che prevede una nuova seggiovia “Polla – Scaffaiolo”, ennesimo impianto di risalita sul Corno alle Scale che sottolinea la visione socio-economica devastante che le istituzioni hanno dell’Appennino. 

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Di ritorno dalla Foresta della Lama

E’ finalmente un sabato piovoso, lo aspettavamo da molto. Andavamo ancora a camminare sui sentieri con i vestiti estivo/autunnali, le foglie erano ancora tutte sugli alberi, di un colore insolito per la stagione.

Ma ecco che arrivano freddo e pioggia.

In un misto di chat uozap scorrono messaggi di rinuncia, richieste di conferma dell’uscita e di informazioni su possibili nevicate. Il gruppo della camminata alla foresta della Lama, fino ad allora in overbooking, inizia ad assottigliarsi.

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Sempre più in alto
per una nuova umanità!

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