Sul Sentiero delle Espressioni
Partenza tranquilla alle 7.45 dal Piano Terra. Siamo in ordine di arrivo Marta, Xavier e Agata a cui si aggiunge per strada Matteo. Dopo un caffé sul lago saliamo a Posa, frazione di Schignano a 840m, dove incontriamo Abo, Elena e Nice (non Nietzsche) che, tutta felice e scodinzolante farà più strada di tutti noi messi insieme.
Ci stupisce un bel sole e un’aria fresca ma non troppo. C’è oltre a noi solo un gruppetto di donne ticinesi che incontriamo continuamente lungo il percorso.
Iniziamo a salire sul sentiero affiancati da sculture in legno dei Mascherai di Schignano. Gli alberi godono delle piogge di questi giorni dopo la lunga siccità e i boccioli sono gonfi.
Ogni tanto spunta una scultura a farsi ammirare da davanti e da dietro: un’emozione nell’emozione della camminata in mezzo al bosco di faggi e betulle (ma vedremo anche un ciliegio e un pero quasi monumentali).
Le abetaie sono a tratti rovinate da Vaja e dal bostrico così che il bosco è avviato a ritornare più in fretta al suo originale stato di latifoglie.
All’alpe Nava (550m) superiamo il Passaggio per l’infinito e un edificio che l’ERSAF sta ristrutturando; saliamo quindi all’alpe Comana (1096m) dove diciamo agli alpeggiatori dell’agriturismo La pratolina che torneremo per pranzo.
Procediamo nel bosco fino al Monte di Comana (1210m) e poi alla Colma di Binate (1125m) da dove si può ammirare da una parte il lago e dall’altra la piana verso Mendrisio. Agata ci mostra una nevera, un piccolo edificio dove gli alpeggiatori tenevano la neve d’estate per conservare i formaggi al fresco.
Andiamo fin sotto la cima del Sasso Gordona (che vuol dire monte a punta) dove è possibile vedere un tratto delle trincee della linea Cadorna e torniamo indietro per un sentiero poco sotto quello dell’andata che ci riporta alla Pratolina. Lì mangiamo un ottimo tagliere, polenta formaggio, brasato e gelato col latte fresco delle loro mucche.
Dobbiamo assolutamente tornare.
Incontriamo anche Luca dei mascherai di Schignano che ci parla della sua scultura della mosca e della scultura che intende fare che rappresenta il pasto della mosca, in pratica una merda gigante!
Inizia a scendere una neve secca che ci accompagna in discesa fino alla macchina. Le nuove giacche dell’APE Lecco tengono bene.
Concludiamo tutti che è stata una bellissima giornata.