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Ape Forte di Orino

Di ritorno dal Forte di Orino

Il racconto a cura di Lorenzo per APE Milano della gita infrasettimanale al Forte di Orino del 17 maggio 2023.

In questo periodo per me Milano è solo caos, cemento e turismo di massa. Dal mio covo smart working pensavo spesso di staccare la spina, di tornare a contatto con la natura a respirare aria più pulita, per sentire cinguettii e non clacson e insulti al quinto grado familiare. Mi mancava la piccola spintarella per ritornare a far girare le gambe, per parlare con persone sconosciute di argomenti randomici che facessero riprendere a correre i miei neuroni troppo focalizzati sul lavoro.

Un lampo misto a illuminazione naturistica mi fanno ricordare che sono iscritto ad A.P.E. Come diavolo ho potuto dimenticarlo. Ci sono una miriade di escursioni da far giare la testa. Scelgo quella per la salita al forte di Orino, il mercoledì, giorno perfetto per mandare affanculo capi, riunioni e incomprensioni tra colleghi.

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Ape Viandante

Di ritorno dal Sentiero del Viandante

Il Sentiero del viandante: Varenna-Dorno, 19 aprile 2023, cronaca molto semi e ben poco seria del trekking 2 api (1 e ½ al massimo, dicono i partecipanti).

Ritrovo h.8 in stazione Centrale, siamo in 8: 7 “storici” e una “nuova” (speriamo che pedali…); in treno per Varenna-Lierna, carburiamo con focaccia (passabile) e impagabili sfogliatelle portate a mano da Napoli-Napoli.

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25 Aprile a Milano: in cammino con APE

Anche questo 25 Aprile ci troverete in cammino per Milano.

Alle ore 9.30 in Piazza Segrino per il giro delle targhe partigiane del quartiere Isola, dalle 14.30 in Palestro per attraversare il corteo con il nostro risciò giallo, dalle 18 a Partigiani in Ogni Quartiere, per ricordare DAX e tramandare il contributo delle donne e degli uomini dell’Associazione Proletaria Escursionisti alla Resistenza, forti di un’attitudine, ieri come oggi, inclusiva, accogliente e popolare.

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Di ritorno dall’Antola

È il 25 di marzo e l’aria davanti Piano Terra è densa
ci si trova in tanti, in venti, nel primo mattino
a rotolare gli zaini,
caricare nelle macchine i necessari sorrisi assieme all’attesa
la tenera conquista
di due giorni assieme

Sì può assaporare con la mano,
che piano aiuta a frazionare gli zaini tra i bauli,
come l’essere insieme non è mai cosa scontata
ed ogni occhio rivolge un caldo saluto
a quel Bella ciao, Ambra,
appeso sul vetro

In poco più di due ore, oltre quel fruttivendolo carico di mele e carciofi che tentano la gola,
troviamo la strada verso la montagna
la Liguria ci accoglie come una madre
tra i fianchi stretti di un paese

Tonno è il punto in cui raccoglierci
stringere i motivi attorno poche parole

Camminare assieme è il miglior modo per continuare
i nonostante si accumulano
e nel caloroso silenzio di approvazione
le gambe non possono smettere di
andare

Con l’amore cucito negli occhi saliamo nella terra raccolta
della Val Borbera

È Zuma il nostro Cicerone sospeso
nelle parole di chi quella terra l’ha abitata qualche settimana
troviamo il senso del nostro esserci
luoghi ruvidi ma caldi per le partigiane di un tempo
la Resistenza qui si scrisse
e divenne un giorno, per noi e per tutte, eterno

Da Capanna di Tonno valichiamo un confine
Piemonte Liguria e ciottoli fini
il fianco montano è morbido
guida il corpo apeino
e in poche ore la cima è nello sguardo
e raccoglie i corpi accaldati e in cerca di ristoro
qualche panino, tè caldo e cioccolato condiviso veniamo richiamate dalle targhe luccicanti
di chi ha inciso qui il suo cammino

“A ricordo e gloria dei martiri della libertà”

La distesa di api,
dopo aver riempito
con cura curiosa
gli occhi del Lago di Brugneto,
si divide in due rami:
chi raggiunge il rifugio per rifugiare nel riposo,
chi continua a saggiare la montagna
al sapore di sale
(vicino e lontano il mare ligure, puoi sentire nel vento l’odore marino cercare le narici e pulirti il volto)

Le api felici
di continuare
a camminare
scendono e risalgono
sentieri incerti
battuti dalle loro risa
Finché poi, nel momento improvviso,
il silenzio le abita

Appare come un regalo inaspettato
un piccolo branco di caprioli
il saltello vivace
guida la gioia
riempie la radura

È tempo di tornare, risalire il sentiero
in poco tempo tutte le api
aprono il rifugio
un luogo di cura
per viandanti in cammino
dove ognuno ha il proprio letto, per salutare il giorno

il tardo pomeriggio e la prima serata
contengono le risa e i canti
di qualche voce forse stonata
la polenta con il sugo
il vino che tenta la bocca

chi non è stanca esce in notturna
le stelle guidano quei corpi mai pieni
di fiducia nella montagna e
fede nell’umanità

insieme abitano la sera
salutano la notte, coltivano beltà

nel rifugio, la notte, i suoni sono pochi
e nel primo mattino l’odore del caffè e della torta sveglia un po’ tutti
c’è bisogno di energia e di calore
di distendere ancora un poco le gambe
prima di un nuovo giorno

alle otto siamo già proiettate
verso l’uscio
di un rifugio caloroso, 1460 metri dal mare saporito

lievemente assonnate eppure
la brina mattutina
avvolge chi cammina
la giornata è di
discesa
che dopo discesa
incontra Passo Tre Croci
fino Ferrazza, Reneuzzi e infine
Sella Banchiera
il tempo ci assiste
nemmeno una goccia
ma il vento carezza con forza i volti
e ci consiglia
di non fare una grossa sosta

sette ore circa di cammino brioso,
finché non rivediamo Capanna di Tonno e quel confine già noto

le api ritornano da dove sono partite
nulla è come prima
ogni corpo raccoglie
il dono
delle ore abitate

è giusto salutarsi
seppur con il giusto affanno
coltivando un valore
mantenendo vivo il nostro sguardo

Giulia, per APE Milano

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Foito di gruppo Airuno Oggiono

Di ritorno dalla traversata INFRA da Airuno a Oggiono

15 febbraio 2023. Alla partenza ci troviamo in nove al binario 17 da dove parte il treno delle 8.22 per Lecco. A Greco Pirelli sale Zuma. Poco dopo le 9 scendiamo ad Aiuruno e ci incamminiamo sul sentiero segnalato già appena fuori dalla stazione. Pochi passi e già siamo su una terrazza che si affaccia verso est e da cui vediamo l’uscita dell’Adda dal ramo del lago di Como versante Lecco, il Resegone di fronte a noi e a sinistra la Grignetta.

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