Resoconto dell’uscita al Sentiero del fiume
Finalmente la gita APE sul Sentiero del fiume con partenza da Somana, rimandata più volte per meteo avverso, è diventata realtà. Come è andata? Lasciamo che siano i numeri a parlare per noi!
3 api di difficoltà: qualcuno ha provato a dibattere su questo ma abbiamo deciso all’unanimità che la scheda tecnica non era sindacabile!
9 partecipanti: un gruppo ben assortito tra neofiti di APE e soci attivi da tempo
3 nuovi tesserati: tra cui uno si è aggiudicato la tessera numero 1000! Anche le altre due tessere, la 999 e la 1001, tra numeri angelici e palindromi, si prestano a diverse letture simboliche… lo prendiamo come un buon auspicio.
32 gradi temperatura effettiva, ma la temperatura percepita almeno il doppio
2 magliette a testa completamente sudate (minimo)
8.30 l’orario in cui come da crono-programma abbiamo iniziato a camminare, dopo esserci trovati a Somana, vicino a Mandello del Lario (LC), punto di partenza per l’escursione nella valle del fiume Era.
12 km circa il percorso
700 m circa il dislivello
12 guadi al torrente Era, 0 cadute in acqua, 0 vittime, qualche piede pucciato
Numero imprecisato di catene, anche qui 0 vittime
Numero imprecisato di cascate! Però erano tante.
1 pratone, 1 pranzo davanti alla casa partigiana La Gardata con vista panoramica su Mandello e il lago: importanti comandi partigiani. A La Gardata, insieme al rifugio Elisa e l’alpeggio di Era, durante la seconda Guerra Mondiale si rifugiavano partigiani e disertori che si nascondevano nei monti; fu teatro di un rastrellamento dei tedeschi e dei fascisti che nel ’44 diedero alle fiamme tutti i comandi partigiani.
2 addormentati, 1 bottiglia di vino, almeno 15 babà al limoncello originali di Sorrento
3 zecche prese tutte da 1 sola persona, prontamente rimosse grazie a un lavoro di squadra: del resto ce l’avevano detto che il pratone era pieno ma non abbiamo dato abbastanza ascolto.
1 bellissima incursione nella grotta Ferrera sulla via del ritorno, tante torce, nessun disperso: questa grotta è lunga 190 metri e alta 40 nel suo punto più ampio e merita sicuramente un’esplorazione, ci ha molto affascinato.
La giornata si è conclusa sulle sponde del lago, a Mandello del Lario, con un bel bagno rinfrescante e una merenda.
17 orario previsto per l’arrivo della pioggia secondo il meteorologo della compagnia, che in effetti ci ha azzeccato
18 l’orario della partita dell’Italia agli Europei, che ci permette di tornare a casa quasi senza traffico, a coronamento di una giornata bellissima.
Grazie Ape Milano, grazie a chi ha organizzato con attenzione, grazie a chi ha contribuito a questo bel giro!
Cecilia, Mari e Fabio