
Resoconto della gita in Valle di Loo
Risveglio all’alba per gli apeini questo sabato!
Ritrovo a p.t. alle 6.15 e già si capisce che sarebbe stata una gita per pochi coraggiosi: tutti i meteo danno pioggia e neve a partire da 1000 m con vento forte, fortunatamente è vera solo la seconda parte della previsione. Infatti il gruppo iniziale di iscritti si dimezza: tra nuove adesioni (benvenuto Alessandro!), ritorni, presenze stabili e disdette dell’ultimo minuto siamo in undici.
Partiamo dal piccolo gruppo di baite di Lommato e iniziamo fin da subito a salire con una discreta pendenza tra bosco e rocce in un sentiero ben segnalato (sentiero 12) e piuttosto ampio. Camilla, in prestito da Ape Brescia, prende la testa della comitiva e a chiudere il solito fidato Tino.
Per la prima ora e mezza la pendenza e il vento gelido caratterizzano la salita, il rumore dell’acqua che scorre è il sottofondo e le cascate e pozze d’acqua cristallina ci fanno ripiangere le giornate calde.
Sul finire del bosco e passato l’ennesimo ponticello si apre un’ampia valle pratosa che consente alle gambe di rilassarsi dopo il primo dislivello di circa 600 m, Paola ne è felice ma non sa che ne faremo quasi altrettanti anche se con pendenze più dolci.
Passiamo Loo e Bodma inferiore, nelle malghe abitano una coppia di signori di età indefinita con mucche, capre, galline e inaspettatamente MAIALI al pascolo. Purtroppo però l’agriturismo è chiuso, sarebbe stato un ottimo ristoro per Luca Trada e Barbara che decidono di fermarsi nei pressi di Loo superiore. In effetti assaggiare i frutti delle bestie al pascolo sarebbe stato bello e Luca Cardella inizia a sognare un panino al lardo e formaggio con il quale ci tormenterà fino alla fine della giornata.
Seguendo sempre il sentiero ben segnalato che costeggia i pascoli, all’una arriviamo all’ultimo bivio e all’unanimità decidiamo di proseguire per il percorso nella variante 12c grazie anche al consiglio di uno dei pochi camminatori che troviamo sulla via che ci alletta all’idea di avere un arrivo un po’ riparato dal vento gelido. Ci fermiamo a colle di Lazooney (2394m) dove si apre sotto i nostri sguardi un’altra vallata e il vento, maledetto lungo tutto il percorso, ci apre la vista fino al Monviso che spicca all’orizzonte.
Per pranzo ecco che ci raggiungono anche Elena e Abo che erano in coda e grazie alla super forma recuperano il ritardo della partenza. Mangiamo con Luna che cerca di impietosire e riscuotere una parte del pranzo, fortunatamente Dalila la tiene a bada con la focaccia. Dopo la consueta foto di rito riprendiamo la via tornando sui passi fatti in mattinata e questa volta, senza la fatica della salita, ci godiamo ancor più i paesaggi di inizio autunno che colorano l’ampia valle di Loo rendendola meravigliosa con giusto qualche spruzzatina di neve qua e là. Le ghette e ramponi per questa volta sono rimasti nello zaino, l’inverno paventato dai meteo ancora non è arrivato, ci vedremo presto!