Monte Alpi… buona la terza!
Il Monte Alpi era per APE AppuloLucana la cima inviolata!
Per ben due volte, la scorsa stagione, causa maltempo abbiamo dovuto cancellare la gita programmata sul Monte Alpi, ma in compenso, il terzo tentativo, ci ha regalato una bellissima giornata di sole che ci ha permesso di godere di uno dei paesaggi più suggestivo dell’Appennino meridionale.
Domenica 17 novembre abbiamo allacciato gli scarponi per iniziare un giro che, in 4 km e 700 metri di dislivello ci avrebbe prima fatto attraversare una bella faggeta, per poi – seguendo il Sentiero delle Vette – raggiungere prima la cresta del Monte Santa Croce e poi il tanto agognato Pizzo Falcone, anche denominato Monte Alpi, e i suoi 1900 metri.
Si tratta della prima passeggiata in montagna della nuova stagione dopo quella urbana fatta a Potenza e l’idea è quella di riaprire la stagione con un bel percorso impervio e ricco di scorci mozzafiato.
Partenza dall’area parcheggio del Rifugio Bosco Favino (zona Castelsaraceno) alle ore 9.00. il gruppo è vario, come varie sono le città di provenienza: c’è chi viene da Potenza, chi da Martina Franca, chi da Bari e chi da Molfetta. Restiamo in attesa per un po’ di un piccolo gruppo di potentini che, purtroppo, si perde tra le strade di montagne e non riuscirà a unirsi al gruppo.
Con la nostra mezz’ora accademica di ritardo, zaino in spalla per iniziare la gita: 16 apeine e apeini pront3 a sfidare la sorte nel terzo tentativo di ripetizione!
La faggeta è nella sua muta autunnale, foglie rosse fanno da tappeto al nostro passaggio rendendo più morbida la salita con uno sgranocchiare di foglie secche che ci accompagna per circa 2 km.
Finita la faggeta il percorso è quello che segue i crinali rocciosi delle due montagne da raggiungere. Il gruppo è compatto, sole, scorci meravigliosi e snack sostanziosi come le uova sode (galeotto della merenda proteica fu il campeggio nazionale a Lecco 2023!!!) rendono questo tratto più impegnativo estremamente piacevole.
La montagna ci ricorda che è importante essere sempre ben equipaggiati: tutta la salita sulla cresta del Monte Alpi è tagliata da un bel vento gelido autunnale con banchi di nuvole che ci avvolgono tutt’intorno, disegnando montagne bianche e morbide su tutto il versante ovest.
Quale miglior luogo per pranzare insieme che quello di una vetta tagliata dal vento e baciata dal sole? Così decidiamo che il miglior modo per suggellare una bella passeggiata con un bel gruppo è quello di ibernare letteralmente il momento nella storia!
A pranzo concluso non ci resta che ripercorrere lo stesso percorso al contrario nei suoi ultimi 4 km. Anche se la giornata è bella, le ore di luce restano sempre poche ed è meglio spostare il momento di presentazione di APE alla fine della passeggiata.
Il gruppo è allegro e le chiacchiere non mancano: tutt3 fanno amicizia con tutt3. Solo Carmine è un po’ ombroso: non ha potuto mettere alla prova la sua neonata passione micologica… sul suo cammino ha incontrato solo il fossile di quello che fu un fungo!
Giunti alle macchine il cerchio finale è quello del racconto, dello scambio di impressioni e di impegno a camminare ancora insieme, perché da lassù è più chiara la strada da seguire e da che parte stare.