Luigi Fontana se n’e’ andato. Ora tocca a noi averne cura.
Incontrare Luigi Fontana non era solo incontrare un uomo avanti con l’età e dall’accoglienza di altri tempi.
Incontrare Luigi Fontana voleva dire avere la fortuna di entrare in contatto con 40 anni di intreccio di testimonianza e memoria non solo della guerra e delle sue stragi, non solo della resistenza che fu e della sua narrazione,ma incontrare la concretezza per cui la memoria si pratica attraverso gesti quotidiani e presenze concrete.
La storia vive attraverso di noi e la resistenza non è un testimone che ci giunge dal passato raccontando una storia o la sua interpretazione. La resistenza si fa ogni giorno e vive dentro e attraverso di noi. Anche nel modo in cui raccontiamo la storia, o rendiamo la storia qualcosa di vivo nel presente.
Una delle prime passeggiate di APE Bologna di quest’anno è stata proprio lungo i sentieri che da Vado portano su a Monte Sole per poi riscendere verso Salvaro, percorso ipotizzato proprio a partire dai racconti di Luigi Fontana, dove siamo arrivati per pranzo trovando una tavolata imbandita ad aspettarci, e un signore montanaro sorridente pronto a raccontarci le storie così profonde della vita, che ha ripreso ed è ri-nata a Monte Sole, nonostante la strage e nonostante i tentativi di appropriazione e mistificazione di quella memoria cui assistiamo nelle ultime decadi.
Camminare insieme su quei sentieri che furono impronta di tanta ferocia ma anche di tanta determinazione per la lotta e la libertà di tutte rende i passi pesanti, il sospiro sospeso, ma altrettanto profonda è l’impronta che ogni passo lascia nel cuore: l’importanza della testimonianza, della memoria che è culla della resistenza da continuare oggi.
Il sentiero di Ape ha avuto la fortuna di incontrare la casa di Luigi, di vedere i quadernoni delle firme con i segni di quanti passarono per Monte Sole, quando né comune né regione né partiti avevano ancora cominciato a trasformare quel territorio di resistenza e lotta in un luogo di commemorazione dei diritti civili, cosiddetti.
Oggi Luigi se n’è andato, e come ogni volta che un compagno parte, siamo tutti più poveri perché è un pezzo della resistenza collettiva che verrà a mancare. Un pezzo che dovremo prendere tutte e tutti su di noi, perché il valore della resistenza, della lotta, dell’antifascismo non potranno essere portati avanti in altro modo che attraverso i nostri tanti passi, uno dopo l’altro. Lungo i sentieri di tante lotte e battaglie. Lungo i percorsi della memoria di un passato che fu di ferocia, di morte, ma anche di lotta, di resistenza. E anche di incontro, di pace, di speranza.
Luigi è andato, toccherà a tutte noi portare avanti la sua missione, tenere fresche le impronte sui sentieri di Monte Sole.
Non rinunciare al nostro dovere: camminare, ricordare, lottare, resistere. Passo dopo passo.
Ciao Luigi,ti porteremo con noi sui sentieri in cui continueremo a volare.
Ape Bologna
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