Nei libri, i boschi: luoghi di resistenza

Per incamminarsi alla scoperta di quei libri per bambini, bambine, ragazzi e ragazze che calcano, con noi, i sentieri della resistenza. 


“Ecco, ho raccontato la storia della famiglia come il cuore ha saputo. A voi tutti dico: rifate la storia della vostra famiglia, e vedrete che dicono tutte la stessa cosa. Perché la natura grida forte che cosa bisogna fare, la società pure, ma gli uomini ancora non capiscono e si fanno il male con le mani loro”

Alcide Cervi, 1955

Volumi in catalogo

Bella Ciao, il canto della resistenza

Lorena Canottiere, Einaudi, 2020

Testo della canzone illustrato. La città è stata occupata dagli invasori, ovunque si vedono ingiustizie, violenza e paura. Tutto è vietato e nessuno ha più voglia di sorridere. Per questo il partigiano saluta la sua bella e decide di combattere per la libertà

La guerra di Martina

Paola Soriga, Laterza, 2016

“La luna era uno spicchio sottile e illuminava poco, il vento si faceva più forte, io pensavo ai nostri genitori che ci credevano a letto, ai lupi, ai nazisti, ai fantasmi”. Martina ha una missione da portare a termine con l’amico Simone e il fedelissimo cane Paco: ritrovare una preziosa cassa lanciata in volo dagli aerei alleati ai partigiani che sembra essere scomparsa nel nulla.

Fulmine, un cane coraggioso

Anna e Michele Sarfatti, Mondadori, 2021

Fulmine è un cane che, per l’affetto che lo lega a un ragazzo, suo grande amico, si trova a partecipare alla lotta partigiana e alla liberazione d’Italia. Seguendo le vicende di Fulmine, fantastiche ma storicamente realistiche che si concludono con la festa del 25 aprile 1945, i bambini possono farsi una prima idea di cosa fu la Resistenza, delle sue ragioni e della sua importanza. Una scheda di inquadramento storico insieme ai documenti selezionati da Michele Sarfatti, accostati ai passaggi della vita partigiana di Fulmine, vogliono aiutare i bambini a conoscere e stimolarli ad approfondire quel capitolo fondamentale della storia italiana, la loro storia.

Leda e il mago

Ermanno Detti, Gallucci, 2024

Già pubblicato come Leda e il mago, la piccola partigiana del Monte Amiata nel 2013 grazie a ilpepeverde, torna nel catalogo Gallucci mantenendo le splendide illustrazioni di Roberto Innocenti.
“…I soldati tedeschi, i nazisti, prima alleati con l’Italia e ora nemici, erano presenti anche nei più piccoli paesini. Intanto, sulle montagne, i partigiani si erano organizzati per combattere… sembrava che i conflitti, i bombardamenti, i cannoneggiamenti, non sarebbero finiti mai…così pensava Leda, che aveva dieci anni e che ricordava soltanto la guerra…” La seconda guerra mondiale vista con gli occhi di una ragazzina, tra sogni e paure, intimi lutti e tragedie universali. L’incontro con un personaggio dal fascino misterioso e inquietante ne segnerà per sempre la visione del mondo e le scelte di vita. Il testo intenso e drammatico di Ermanno Detti gode della stupenda regia di Roberto Innocenti che, con illustrazioni a piena pagina in cui si alternano e si fondono ombre cupe e luci abbaglianti, ne sottolinea i punti salienti fissandoli in una cristallina dimensione onirica.

La bicicletta di mio padre

Fabrizio Roccheggiani, Lapis, 2008

Roma, 1943. I tedeschi occupano la “città aperta”. Il diario di un bambino tiene traccia di quei giorni terribili e degli anni che seguirono. I bombardamenti, i rastrellamenti, le prime deportazioni, il papà partigiano e la Resistenza, l’eccidio delle Fosse Ardeatine, la Liberazione e la lenta ripresa del dopoguerra vengono raccontati con un’impronta serena, senza polemiche, come solo un bambino potrebbe fare. Un diario vero, autobiografico, emozionante. Pagine di memoria da custodire e tramandare. In sella alla sua bicicletta, il papà di Fabrizio ha condotto la sua battaglia. In sella a quella bici Fabrizio respirerà per la prima volta il profumo della libertà.

Qui Radio Londra

Vanna Cercenà, Emanuela Orciari, Lapis, 2019

Già pubblicato come Qui radio Londra. L’aquila vola, nel 2019 per Fatatrac, eccolo ripubblicato per Lapis Edizioni.
Estate del 1943, ultimi giorni di scuola: all’improvviso tutto appare strano e inquietante. Laura parte con la mamma prima che la scuola chiuda senza sapere perché e si ritrova in montagna nella casa dei nonni. Dopo un po’ arrivano altri bambini, alcuni conosciuti, altri nuovi. Si forma un gruppetto di amici che passano insieme quella strana estate tra giochi e avvenimenti misteriosi sottolineati dai silenzi degli adulti. Poi arrivano i giorni bui: la caccia ai partigiani nascosti in montagna, il paese isolato, la paura, le rappresaglie. Unico legame con il resto del mondo e insieme speranza in un domani migliore, una vecchia radio nascosta nell’armadio del nonno: ta… ta… ta… ta… parla Londra. La guerra, la Resistenza, l’èra della radio: la bambina di allora racconta.

Caramelle dal cielo

Marta Palazzesi, Gallucci, 2021

Antonio lavora al mercato nero e venderebbe il suo migliore amico per un tozzo di pane. Andrea, invece, per il suo migliore amico darebbe la vita, anche se si tratta di un cane: Guerrino, infatti, è l’unico ricordo che gli resta del nonno. Le loro strade si incrociano la notte del 12 agosto 1943, quando il suono della sirena d’allarme annuncia un’incursione aerea. Così, nonostante le differenze, i due ragazzi si ritrovano alleati per sfuggire alle bombe che cadono sulla città come grappoli di caramelle nere.

Aurelio, mio nonno

Marco Paci, Zoppei Francesca, Jaca Book, 2009

La guerra, lo sbarco degli alleati in Sicilia, la caduta di Mussolini, l’armistizio di Badoglio rivivono attraverso le parole di Nonno Aurelio, che con la sua cadenza veneta e il racconto breve ma incisivo, incanta il nipotino che lo ascolta e tutti i bambini che lo leggono.

Una partigiana di nome Tina

Roveda Anselmo, Natalini Sandro , Coccole Books, 2017

Una ragazza che diventa donna. Il coraggio e la libertà della scelta. Questo libro è dedicato a tutti i partigiani italiani e in special modo a Tina Anselmi, eroica staffetta durante la lotta di liberazione dal fascismo. Raccontare ai più giovani, con semplicità e passione, di vicende dolorose e eroiche è indispensabile per continuare ad affermare principi irrinunciabili come democrazia e libertà.

Io non ci sto. L’estate che divenni partigiana

Clima Gabriele, Mondadori, 2017

È estate e Giulia trascorre le vacanze dal nonno. A seguito delle prepotenze di un ragazzo del paese, il nonno le racconta una vicenda della sua vita di giovane partigiano. Sono passati molti anni, ma Giulia capisce che l’episodio accaduto al nonno è molto simile a quello che sta vivendo lei con il bullo del paese. E come allora la soluzione è una sola: bisogna avere coraggio e non rassegnarsi ai soprusi.

Luce, storia di una partigiana

Luciana Romoli, People, 2022

Luciana “Luce” Romoli nasce a Roma nel dicembre del 1930. Terza di dieci figli, cresce a Casal Bertone, quartiere popolare e operaio, in una famiglia antifascista. Nel dopoguerra lavora per il PCI ed è collaboratrice di Gianni Rodari. A partire dagli anni Novanta porta la sua testimonianza nelle scuole. Luciana è stata staffetta ed è tuttora partigiana.

La ragazza della foto

Lia Levi, Il battello a vapore

Federica non crede ai suoi occhi: tra le foto della grande mostra organizzata a Roma per celebrare la liberazione della città dai tedeschi nel 1944, c’è il ritratto di una ragazzina identica a lei, che applaude le truppe americane! Il mistero è presto risolto: la ragazza della foto è in realtà sua nonna Teresa, donna formidabile che da sempre si rifiuta di parlare di quel lontano tempo di guerra, come se il passato nascondesse un segreto troppo doloroso per poterlo affrontare. L’insistenza di Federica, però, avrà ragione del silenzio della nonna, che finalmente racconta degli anni in cui, insieme a un coetaneo e al padre, ha partecipato in prima persona alla Resistenza.

La resistenza dei Fratelli Cervi

Annalisa Strada, Einaudi

La storia dei fratelli Cervi prende avvio con la scelta del padre Alcide e di Aldo di lasciare la mezzadria per intraprendere una nuova vita da fittavoli. Una decisione nata dall’indomita ricerca della libertà e fortificata dalla certezza di aver acquisto, con uno studio autonomo e incessante, le conoscenze utili per far prosperare la terra. Soprattutto, questa scelta è il punto di partenza per dimostrare che può esistere un benessere condiviso che aiuti le masse – impoverite dalla Prima guerra mondiale e gravate dalla vessazione del regime fascista – a creare un mondo nuovo e più giusto. Una storia in cui le scelte di lavoro concretizzano le idee politiche e le rafforzano, man mano mettendo la famiglia Cervi al centro della lente d’ingrandimento di un regime che fa sempre più fatica a sostenersi e sfoga nella repressione sanguinosa i propri ultimi sussulti. I sette fratelli non si lasciano fermare nemmeno dal crescendo continuo di violenza: semmai, ne traggono forza e reagiscono con determinazione senza temere di affrontare, il 28 dicembre 1943, tutti insieme, il plotone d’esecuzione.

Ancora un giorno

Roberto Denti, Piemme

I quattro amici di via Cicco Simonetta non hanno più di tredici anni quando i nazisti occupano l’Italia e in tutto il Paese si comincia a organizzare la Resistenza. A Milano, nel caseggiato dove abitano, i ragazzi scoprono un gruppo di partigiani e, quasi per gioco, cominciano a spiarli. Presto però vengono coinvolti in piccole azioni e finiscono perfino sulle tracce di una spia del regime.

Fuochi d’artificio

Andrea Bouchard, Salani

Alpi piemontesi, negli anni cruciali della Resistenza. Marta ha tredici anni, è magrolina, poco formosa e ha lunghi capelli biondi che la fanno sembrare tedesca. Un giorno suo fratello Davide, poco più grande di lei, le propone di aiutare la Resistenza contro nazisti e fascisti, all’insaputa degli stessi partigiani, che non li accetterebbero alla loro età. Davide ha un piano geniale, ma Marta si sente piccola, ha paura ed è contraria alla guerra. Il fratello però coinvolge anche Marco, un compagno di cui lei è innamorata, e quando conosce i partigiani da vicino Marta ne rimane affascinata. Così si ritroverà dentro un’avventura più grande di lei, che la esporrà a pericoli spaventosi, ma le permetterà di tirare fuori grinta, fantasia e indicibile coraggio, riuscendo infine a sconvolgere la guarnigione nazista della zona.

I racconti della resistenza

Roberto Denti, Lia Levi, Annalisa Strada, Gianluigi Spini, Il battello a vapore

Sullo sfondo buio della guerra brillano le eccezionali imprese che anche bambini e ragazzi si possono ritrovare a fronteggiare. Come gli amici di “Ancora un giorno”, che nella Milano del coprifuoco e dei razionamenti fanno i messaggeri per la Resistenza. Come Riccardo, che in “Io ci sarò” percorre avventurosamente mezza Italia per ritrovare la sua famiglia, perseguitata in quanto ebrea, e si unisce ai partigiani. E come Lapo, che nella storia vera “Il rogo di Stazzema” è uno dei pochi sopravvissuti e può raccontare di come i nazisti hanno braccato sui monti e sterminato centinaia di persone inermi, sfollate nella “zona bianca” vicino a Lucca. Storie di coraggio e di solidarietà umana, perché la libertà va conquistata tutti assieme.

O bella ciao – racconti di ragazze e ragazzi nella resistenza

Lucia Vaccarino, Stefano Garzano, Il battello a vapore

Da Bari a Roma, da Alba a Bergamo. Da Nord a Sud, dalle città ai paesi di montagna. Otto storie vere, per non dimenticare gli ideali che mossero anche i più giovani a rischiare in prima persona per il bene di tutti. “Quando avevo quattordici anni, in inverno, la prof di italiano si era ammalata e avevano chiamato un supplente. La nostra reazione è facile da immaginare: urla selvagge e grande festa, soprattutto quando il supplente si era rivelato giovanissimo e un po’ sperduto. Invece quello si era messo a far lezione di Storia, o meglio, di Resistenza. Ci aveva spiegato che era una cosa vicina, che toccava tutti noi. Ci aveva descritto le lotte partigiane avvenute nella nostra zona. Alcune erano spaventose, altre commoventi. Alcune erano coraggiose, altre tristi, ma tutte avevano dentro una potenza che lasciava senza fiato. Da allora sono trascorsi molti anni. I testimoni diretti sono sempre meno e il rischio è che di questa Resistenza si cominci a perdere la memoria. Scordarci della Resistenza come patrimonio comune è una vergogna e un pericolo. Questo libro, quindi, è per voi. Perché possiate riempirvi la testa di storie, e i cuori di coraggio.” (dall’introduzione di Davide Morosinotto). Presentazione del vicepresidente dell’ANPI.

Il segreto di Espen

Preus Margi, Edt

Il quattordicenne Espen e i suoi amici sono travolti da un evento che cambia radicalmente le loro vite: l’occupazione nazista della Norvegia durante la Seconda guerra mondiale. All’inizio quasi per gioco, poi con ruoli sempre più importanti e pericolosi Espen si unisce alla Resistenza nella lotta contro l’invasore. Da semplice staffetta diventerà corriere per la consegna di messaggi e giornali clandestini, poi vera e propria spia con incarichi di intelligence. Nel corso dei cinque anni durante i quali si svolge la narrazione, Espen dovrà guardarsi costantemente dalla Gestapo e sfuggire ai continui controlli; tanti amici lo aiuteranno e lotteranno con lui, altri si uniranno ai nazisti e diventeranno a loro volta nemici dai quali tenersi alla larga. Espen si innamorerà, rischierà spesso di essere scoperto e infine, con gli sci ai piedi attraverso le montagne, sarà costretto a una fuga a perdifiato inseguito da quello che un tempo era il suo migliore amico, passato dalla parte del nemico. Basato su una storia vera, “Il segreto di Espen” narra le avventure di Erling Storrusten, spia norvegese durante la Seconda guerra mondiale.

’45

Maurizio Quarello, Orecchio Acerbo

Un altro inverno, e gli Alleati ancora non sono arrivati. Sui monti del nord dell’Italia le bande partigiane si vanno ingrossando dei giovani che rifiutano di arruolarsi nelle fila della Repubblica di Salò e fuggono dalle deportazioni in Germania. Le azioni partigiane si fanno sempre più audaci, contro i repubblichini, contro i tedeschi. Più numerosi anche i rastrellamenti, più feroci le rappresaglie. Poi, finalmente, l’ordine dell’insurrezione. Tutti a valle, per unirsi ai nuclei cittadini, agli operai in rivolta. Per riscattarsi dal fascismo, per liberarsi dai tedeschi prima ancora dell’arrivo degli Alleati. E intrecciata alla grande storia, quella minuta di Maria. Delle sue apprensioni per il marito partigiano e per il figlio alpino in Russia; della sua paura per i soldati della Wehrmacht che le piombano in casa; della sua gioia per la Liberazione e per il ritorno del figlio; della pietà per quel soldato tedesco ora vinto e prigioniero.

Viola, la gallina e il soldato

Maria Beatrice Masella, Edizioni corsare

Viola abita con la famiglia e una gallina nel centro di bologna. la sua sarebbe la vita normale di una bambina di 9 anni, se non fosse che è il 1943 e in italia c’è la guerra. per questo quando suonano le sirene tutti si affrettano ad andare nei rifugi. tutti tranne la nonna che si è stufata di scappare e vuole rimanere a casa a finire la sua minestra di fagioli. quando però la situazione si fa più difficile, i genitori decidono di mandare viola dagli zii in campagna, insieme alla sua gallina. qui viola darà prova del suo coraggio e sarà protagonista, con il cugino, di un’azione importante e molto pericolosa.

La guerra di Celeste

Marco Magnone, Mondadori

Autunno 1944. Tra i boschi delle Langhe, Celeste, dodici anni, e la sua sorellina Flora giocano all’Addestramento, un gioco di sopravvivenza per prepararsi all’arrivo del nemico – e il nemico, gli hanno sempre insegnato, sono i ribelli saliti in collina: i partigiani. Ma niente può prepararli a quello che trovano tornando a casa sul far della sera: la casa bruciata, e la mamma, come un angelo caduto, sdraiata nel cortile con due buchi nel petto. Inizia così la ricerca di vendetta di Celeste, deciso a rintracciare gli assassini della madre che, è certo, si trovano fra i partigiani. La guerra che lacera l’Italia diventa anche la sua. Una guerra che spazza via le certezze dell’infanzia, e apre a un nuovo sguardo sulle cose: inaspettato, doloroso e necessario, come la verità.

La porta delle libertà

Daniela Morelli, Mondadori

Può una rete dividere il mondo in due? Da un lato la guerra, dall’altro la pace. Di qua miseria, dolore e paura, di là un sogno e la libertà. In questa realtà vive Giordano, che abita in un paese di sasso, sulla sponda occidentale del lago Maggiore, proprio sulla linea di confine con la Svizzera. Nel luglio 1943 l’Italia è in guerra e il regime fascista sta per cadere. Giordano ha 14 anni e il cuore pieno di domande. Il suo destino è stato scritto nel giorno in cui è nato: per volere della madre dovrà entrare in seminario e diventare prete. Ma sulla strada di Giordano compare Rachele, ebrea, fuggita con la sua famiglia alla ricerca della salvezza. Per Giordano, Rachele è l’altra faccia della vita, fatta di allegria, forza d’animo, ostinata speranza. Per scoprire la verità che il padre gli nasconde e per aiutare Rachele, Giordano si trova coinvolto negli eventi della storia, spinto all’azione della forza dell’amicizia e dell’amore.

Ribelli in fuga

Tommaso Percivale, Einaudi

Gianni, silenzioso e assorto. La bella Ines, con la treccia corvina e gli occhi fieri. E poi Etta la piccolina, Andrea quello nuovo, e Ciccio, Filippo, Moreno… Sono gli scout di un paese italiano come tanti, ragazzi che negli anni Venti del Novecento si dividono fra lavoro, scuola, escursioni, campi estivi. Conoscono le montagne come le loro tasche, crescono nei boschi, hanno dentro il valore della disciplina, del sacrificio per gli altri. Sanno cosa siano la lealtà, l’onore, il coraggio. O almeno credono di saperlo, finché in paese arriva il regime con i suoi sinistri rappresentanti. Mentre sovvertono l’ordine della comunità, i nuovi venuti si riempiono la bocca delle stesse parole: lealtà, onore, disciplina… Ma sembrano così distanti dai valori su cui gli scout hanno giurato. Manca un ingrediente essenziale: la libertà. E Gianni, Ines e Andrea decidono di prendersela, con una fuga sulle montagne, che difenderanno a rischio della vita.

Ti racconto Marzabotto

Leoni Lautizi Franco, De Agostini

Nell’estate del 1944 Franco è solo un bambino di sei anni che vive in uno dei tanti borghi sperduti nelle montagne italiane, non lontano dalle ombre del regime fascista e dal frastuono della guerra. Ma in quei giorni qualcosa cambia: i soldati tedeschi arrivano a bussare alla porta di casa, mentre gli scontri con i partigiani nascosti nei boschi si fanno sempre più duri e le bombe cadono vicine. È il fronte di liberazione che avanza: Franco e la sua intera famiglia stanno per essere travolti da una delle vicende più drammatiche e crudeli della nostra Storia. Per tutta la vita Franco ha sopportato il ricordo di quei momenti terribili, a cui è sopravvissuto solo grazie all’amore e al sacrificio della mamma. Oggi, attraverso le pagine di questo libro, continua a raccontare ai ragazzi che cosa è stata Marzabotto, la più cruenta delle stragi, compiuta dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale contro la popolazione innocente. La sua toccante testimonianza – dall’infanzia felice a Monte Sole passando per gli episodi delle violenze e della fuga, gli anni difficili in orfanotrofio, la costruzione di una nuova vita e il dolore inconsolabile per la perdita di coloro che amava – ci fa riflettere, senza retorica, sulla guerra e le sue conseguenze, sulla Resistenza, sul valore del perdono. E ci aiuta a non dimenticare quello che è successo, perché certi orrori restino soltanto nel passato.

La brigata mondiale

Massimiliano Timpano, Einaudi

Roma, 1943. Libero ha dieci anni e non chiede molto: una vita normale che lo lasci crescere come tutti i ragazzini, tra gli amici, i giochi e nell’ebbrezza del primo amore. Una vita lontana dalle violenze fasciste, dai bombardamenti, dall’occupazione tedesca, dagli attentati che oltre agli oppressori colpiscono vittime innocenti. Una storia forte, straziante, commovente, che si ispira alla vicenda di Ugo Forno, morto difendendo un ponte dai soldati nazisti.

Bernardo e l’angelo nero

Fabrizio Silei, Salani

Bernardo ha dodici anni ed è un balilla con tanto di bicicletta, divisa nera, fez e pistola. Proprio così, Bernardo ha anche una piccola pistola a tamburo che gli ha regalato suo padre per difendersi dai partigiani. Suo padre è il podestà del paese e da giorni è sempre più nervoso e preoccupato: gli Alleati risalgono l’Italia e si avvicinano alla Toscana, iniziano a bombardare i punti strategici e mandano aerei cicogna in perlustrazione. In questo clima di tensione e di odio per il nemico un giorno Bernardo trova, appeso a un albero con il suo paracadute, un pilota afroamericano ferito. Credendolo morto decide di tirarlo giù, ma l’uomo riprende i sensi e il ragazzino, desideroso di riabilitarsi agli occhi del padre che non ha una grande opinione di lui, estrae la sua pistola e decide di farlo prigioniero. Il ragazzo non può sapere che presto il suo paese sarà liberato e verrà il tempo della rivincita dei partigiani e delle frange antifasciste. Se lo sapesse forse si comporterebbe diversamente…

Partigiano Rita

Paola Capriolo, Einaudi

A diciott’anni Rita Rosani non immagina certo di essere destinata a diventare un’eroina della Resistenza. La sua vita è quella normale di un’adolescente nella Trieste degli anni ’30, ma Rita è una ragazza ebrea e dal 1938, con la promulgazione delle leggi razziali, il mondo comincia a crollarle addosso. Viene espulsa da un giorno all’altro dalla scuola; patisce con la sua famiglia ogni sorta di discriminazioni; perde il fidanzato, deportato in un campo d’internamento allo scoppio della guerra; finché in lei si compie quella trasformazione che la porterà a combattere nelle file partigiane.

L’estate di Giacomo

Luca Randazzo, Rizzoli

Siamo sui monti di Aune, il paese sopra Feltre bruciato dai tedeschi l’11 agosto del 1944, base di appoggio della brigata partigiana Gramsci. Giacomo, undici anni, è stato mandato in alpeggio a lavorare in una malga durante l’estate. Il suo padrone si chiama Bepi, un uomo rude che gli incute timore. E poi ci sono Sergio, sempre ingrugnito anche lui, e Alpina, la nipote di Bepi. È taciturna, Alpina, e vestita da maschiaccio. L’estate di Giacomo comincia così, tra la nostalgia di casa, l’odore delle vacche e la fascinazione per i famosi partigiani, che circolano da quelle parti ma lui non ne ha ancora mai visto uno. Poi un giorno, insieme all’amica Rachele, trova in una casèra abbandonata un plico di volantini. È roba segreta, roba che scotta, lo capiscono subito, ma è anche la via d’accesso a quel mondo di combattenti che tanto li affascina. E intanto, mentre le giornate trascorrono veloci tra il lavoro e l’avventura, qualcosa di inquietante e difficile da capire fino in fondo turba le notti di Giacomo, ponendo fine per sempre alla sua innocenza di bambino. In bilico tra realtà e finzione, un romanzo crudo che racconta la Liberazione e l’Italia ferita di quegli anni ma anche la fatica di conoscere gli adulti e le loro feroci contraddizioni.

Cattive memorie

Fulvia Degl’Innocenti, San Paolo

Andrea ha sedici anni e con la sua classe si sta preparando per un viaggio ad Auschwitz in occasione della Giornata della Memoria. A scuola l’insegnante invita i ragazzi a una ricerca sulla storia della loro città durante la seconda guerra mondiale. Andrea si trova così a intervistare un’anziana parente in qualità di testimone. Ma durante il colloquio, la donna lascia cadere una frase ambigua sul passato del bisnonno Sergio, morto ormai da qualche anno, al quale Andrea era molto legato. Il bisnonno non è stato un partigiano, come lui aveva ingenuamente pensato, anzi! La sua stessa ricchezza sembra avere avuto un’origine oscura. Incalzata dalle domande di Andrea, l’anziana signora diventa evasiva e si rifiuta di dire altro. Ma un tarlo si è ormai insinuato nella mente di Andrea. Con l’aiuto di Barbara, un’amica conosciuta in biblioteca, comincia a indagare per proprio conto no a compiere una drammatica scoperta che rischia di mandare in pezzi la sua vita. Una parola gli martellava nelle tempie: colpevole, colpevole, colpevole…

Inverno di guerra

Jan Terlouw, La nuova frontiera

È l’inverno del 1944, i Paesi Bassi sono nella morsa dell’occupazione nazista. Michiel, non potendo più andare a scuola, passa le sue giornate a fare commissioni in bicicletta, sotto la minaccia costante dei bombardamenti e dei soldati tedeschi. Un giorno, il figlio del vicino e membro della resistenza, gli consegna un messaggio da recapitare nel caso qualcosa vada storto nell’azione che stanno per mettere in atto. È così che Michiel si troverà coinvolto suo malgrado in qualcosa di molto più grande di lui. Ispirato ai ricordi di gioventù dell’autore, il romanzo racconta l’esperienza della guerra attraverso lo sguardo di Michiel, ben presto costretto a fare i conti con una realtà ambigua, a imparare a sue spese ad andare oltre le apparenze e a distinguere le vittime dai delatori, la generosità e il valore dal fanatismo. Per lui, come per molti altri, la guerra significherà al contempo la perdita dell’innocenza e la nascita di un forte sentimento pacifista.

Noi, ragazzi della libertà – i partigiani raccontano

a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi, Feltrinelli

“Noi? Ragazzi della libertà? Ma cosa c’entriamo con i partigiani? Sono storie vecchie, del tempo dei nonni e dei bisnonni… I partigiani sono persone che molto tempo fa, quando in Italia c’era la guerra, hanno scelto da che parte stare. Ma chi gliel’ha fatto fare? Per rispondere a questa domanda ve ne proponiamo un’altra: e se provassimo a metterci nei loro panni? La Resistenza l’hanno fatta anche tanti ragazze e ragazzi della vostra età. Noi li abbiamo incontrati e abbiamo realizzato una raccolta di memorie della Resistenza, perché restasse la loro testimonianza e fosse reso omaggio a chi ha rischiato la propria vita per la libertà. E se oggi voi potete mettervi nei loro panni – ma per fortuna siete in panni molto più comodi -, lo dovete anche a loro.”

La corsa giusta

Antonio Ferrara, Coccolebooks

Nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato Giusto tra le Nazioni, il più alto riconoscimento dello stato di Israele per i non ebrei. La storia di un campione dello sport e di un coraggioso eroe che ha rischiato la vita per salvare chi veniva ingiustamente perseguitato. La storia di un uomo che ha mostrato che in certi momenti non si può restare indifferenti, bisogna mettersi in gioco, bisogna scegliere, bisogna fare la cosa giusta.

La Gabriella in bicicletta

Tina Anselmi, Manni

In questa intervista, rispondendo alle domande di un’immaginaria nipotina, Tina Anselmi spiega cos’è stata la Resistenza, le idee, l’organizzazione, le donne e gli uomini, le vicende personali e collettive. Corredano il testo ampie schede che contestualizzano ed approfondiscono gli argomenti e gli episodi chiave della Resistenza.

Il sentiero dei nidi di ragno

Italo Calvino, Mondadori

Dove fanno il nido i ragni? L’unico a saperlo è Pin, che ha dieci anni, è orfano di entrambi i genitori e conosce molto bene la radura nei boschi in cui si rifugiano i piccoli insetti. È lo stesso posto in cui si rifugia lui, per stare lontano dalla guerra e dallo sbando in cui si ritrova il suo piccolo paese tra le colline della Liguria, dopo l’8 settembre 1943. Ma nessuno può davvero sfuggire a ciò che sta succedendo qui e nel resto d’Italia. Neppure Pin. Ben presto viene coinvolto nella Resistenza e nelle lotte dei partigiani, sempre alla ricerca di un grande amico che sia diverso da tutte le altre persone che ha conosciuto. Ma esisterà davvero qualcuno a cui rivelare il suo segreto? Il romanzo che ha segnato l’esordio di Italo Calvino, in edizione illustrata da Gianni De Conno.

Il corvo – La busta rossa

Mario Lodi, Giunti

La speranza di pace in un classico semplice e struggente. Una storia autobiografica che racconta, l’infanzia e la prima età adulta dell’autore durante il fascismo, fino ad arrivare al primo giorno di guerra, per concludersi al momento in cui il protagonista viene arrestato e avviato alle prigioni delle S.S.
La busta rossa
Siamo a Piadena in provincia di Cremona durante la fine della Seconda Guerra Mondiale. Gli Alleati hanno già liberato gran parte dell’Italia, ma al nord permane ancora l’occupazione dei nazisti aiutati dalla complicità del regime della Repubblica di Salò. Il giovane protagonista del romanzo, maestro elementare al momento fuori servizio, viene arrestato. Durante uno spostamento tra una prigione e l’altra, approfittando di una sosta conseguente ai bombardamenti alleati, riesce con astuzia a distruggere la busta rossa con la sua imputazione e la sua condanna. Viene pertanto liberato e può così gustarsi la fine della guerra ed il ritorno alla libertà. Attraverso le sue vicende, si ricostruisce un
affresco dell’Italia dell’immediato dopoguerra.

L’inverno di Diego. Le quattro stagioni della resistenza

Baldazzini Roberto, The box edizioni

Inverno 1943. L’Italia ha dichiarato guerra alla Germania, è nata la Repubblica socia le di Salò ed è scoppiata la guerra civile. Nel frattempo, il giovane Diego Varruti deve scegliere da che parte stare: combattere a fianco dei nazisti insieme al padre gerarca fascista, oppure battersi con Luisa e i suoi compagni partigiani per una nuova Italia, libera e democratica. “L’inverno di Diego” è una grande storia d’amore e di formazione durante i primi mesi di organizzazione della Resistenza partigiana, quando scoppiarono le tensioni familiari e sociali di vent’anni di dittatura fascista: un rito di passaggio, ancora oggi fonte di discussione, che cambierà per sempre una generazione inesperta alla vita come alla morte. Un graphic novel che è anche un vero e proprio atto d’amore dell’autore nei confronti della sua terra natale, dei suoi personaggi e delle storie che l’hanno attraversato nel biennio 1943-45. Con una postfazione di Claudio Silingardi.

La resistenza spiegata a mia figlia

Cavaglion Alberto, Feltrinelli

La Resistenza è stata la dimostrazione del meglio di cui gli italiani fossero capaci: un’assunzione di responsabilità, una volontà di riscatto che non riguarda solo la storia del fascismo e della partecipazione italiana alla Seconda guerra mondiale. Si affrontano qui alcuni problemi controversi della storia della Resistenza senza cedere alla sacralità o alla strumentalizzazione politica: si ricostruisce infatti una narrazione anti-eroica, senza aggettivi, ma ricca di colori. L’obiettivo è cercare una via d’uscita alternativa alla ricostruzione spesso rancorosa degli eventi. Non una storia di fatti sanguinosi, di efferatezze, di morti e di corpi violati, ma un tentativo di individuare le motivazioni profonde di un periodo di grandi speranze e di crescita collettiva. E di cogliere le ragioni di una storia, ma anche le ragioni della vita. Un libro per le giovani generazioni che cerca di dare risposte esaurienti a quesiti difficili e spesso trascurati.

Nome di battaglia Nero

Sonia Maria Luce Possentini, Rose Selavy

La memoria, sappiamo, è fatta anche di luoghi. Torni in quel luogo perché lì è accaduto “qualcosa”, anni e anni prima. E senti che non ti è estraneo. Vuoi ricordare. Un evento drammatico, un fatto straordinario, un incontro felice, e che tu conosci solo attraverso fotografie un po’ sbiadite e dal racconto di altri. Quel “qualcosa” è poi divenuto Storia, quei certi avvenimenti si sono inseriti nelle vicende di un Paese, di una Nazione. Sonia Maria Luce Possentini torna nei luoghi attraversati da uno zio molto amato. Giovanni, detto il Nero, partigiano nella Brigata Garibaldi. Bello, coraggioso, ribelle, innamorato di Laura e della libertà, fino a sacrificarsi a vent’anni per non tradire i suoi compagni. Sonia ci racconta la sua storia, attraverso parole, immagini e soprattutto emozioni. Introduzione di Francesco Filippi.

Partigiane

Manuela Mapelli, People, 2023

Sono storie di incredibile coraggio e di immensa libertà, quelle che troverete nelle pagine di questo libro. Sono le storie di undici donne che decisero di partecipare alla Resistenza e che, dopo il 25 aprile, continuarono a fare grandi cose per la Repubblica. Imbracciarono le armi, in montagna e in città, fecero le staffette, ciclostilarono volantini per diffondere le proprie idee. Idee di pace, idee di libertà, idee di uguaglianza, idee per un’Italia e un’Europa diverse da quelle in cui erano cresciute. Da Ada Gobetti a Teresa Mattei, passando per Renata Viganò e Ursula Hirschmann, Partigiane racconta la Resistenza con uno sguardo diverso: quello delle donne. 

La resistenza spiegata ai bambini. dall’oppressione alla libertà: le radici della costituzione

Francesca Parmigiani, Shu Garbuglia, Becco Giallo, 2022

Che cos’è la dittatura? Chi erano i partigiani? Com’è nata la Costituzione italiana? Per rispondere a queste e ad altre domande, Piero, Nilde e i loro compagni di classe si avventurano lungo sentieri di montagna guidati dalla maestra Anna. Dall’incontro con uomini e donne coraggiosi comprendono che libertà, democrazia e pace sono state una difficile e sofferta conquista, su cui, d’ora in poi, anche loro vigileranno.

Di che colore è la libertà

Roberto Piumini, Giovanni Manna, Mondadori, 2021

Bruno, detto Brubru, è un bambino curioso. Osserva dalla finestra le stagioni che cambiano, la Storia che gli scorre davanti, e si fa tante domande: cosa ci fanno tutti quei soldati per le strade? E perché hanno la divisa nera? Perché si combatte? E soprattutto: qual è il segreto che i suoi genitori custodiscono? Un albo intriso di realismo e poesia per raccontare la Resistenza ai più piccoli.

La luna e i falò, dal romanzo di Cesare Pavese

Marino Magliani, Tunué

L’adattamento a fumetti del classico di Cesare Pavese, uno dei punti di riferimento della narrativa italiana del ‘900. Anguilla all’indomani della Liberazione torna al suo paese nelle Langhe dopo molti anni trascorsi in America e, in compagnia dell’amico Nuto, ripercorre i luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza in un viaggio nel tempo alla ricerca di antiche e sofferte radici. Si comprende quanto sia importante per ognuno avere un paese, una famiglia, un punto di riferimento che leghi alla vita; di questo Anguilla si rende conto quando, lontano dalla sua valle, viene richiamato alla sua patria non da un amico o dalla patria stessa, bensì da quel senso di appartenenza al suo paese che lui si porta dentro insieme a tanta nostalgia. La narrazione di un’Italia popolare, del ritorno e della ricerca di sé stessi.”

Negli occhi di Luna, i falò

Luigi Dal Cin, Rizzoli, 2022

Dopo alcuni anni trascorsi in America, Anguilla torna al paese della sua infanzia nelle Langhe. Il profumo dei tigli è sempre lo stesso, e anche le colline, le rive, le vigne, i boschi, sembrano gli stessi, come se fossero rimasti immobili ad aspettare un suo ritorno. Eppure a lui, che ormai è adolescente, sembra tutto diverso. Anguilla si sente invisibile. Agli occhi del padre, concentrato solo sullo studio e la carriera. E anche a quel paesaggio, che può godere solo dalla finestra nelle ore passate a recuperare una materia di scuola. L’unica che riesce a vederlo – nonostante abbia perso proprio la vista -, che sa leggere i suoi desideri e ne intuisce il destino è la nonna. Ma poi arriva Luna, ragazza magica come la natura che abita. Tenendola per mano, alla luce di falò misteriosi, Anguilla si immergerà nel fiume, metafora di rinascita, e troverà il coraggio di trasformare la passione per i libri e la scrittura in vita. Un romanzo di formazione che percorre i temi, i luoghi, la lingua de La luna e i falò e ci conduce, in un gioco di continue citazioni, alla lettura di un grande classico della letteratura. Postfazione di Pierluigi Vaccaneo.

L’agnese va a morire

Renata Viganò, Einaudi, 2014

L’Agnese va a morire è una delle opere letterarie più limpide e convincenti che siano uscite dall’esperienza storica e umana della Resistenza. Un documento prezioso per far capire che cosa è stata la Resistenza […].Più esamino la struttura letteraria di questo romanzo e più la trovo straordinaria. Tutto è sorretto e animato da un’unica volontà, da un’unica presenza, da un unico personaggio […]. Si ha la sensazione, leggendo, che le Valli di Comacchio, la Romagna, la guerra lontana degli eserciti a poco a poco si riempiano della presenza sempre più grande, titanica di questa donna. Come se tedeschi e alleati fossero presenze sfocate di un dramma fuori del tempo e tutto si compisse invece all’interno di Agnese, come se lei sola potesse sobbarcarsi il peso, anzi la fatica della guerra […].” (Sebastiano Vassalli)

I miei sette figli

Alcide Cervi, Einaudi, 2014

Stampato per la prima volta nel 1955 in migliaia di copie, tradotto in moltissime lingue, “I miei sette figli” è un documento fondamentale dell’epopea partigiana italiana. Mai nella storia di un popolo, neppure nelle sue leggende, si era avuto il sacrificio di sette fratelli caduti nello stesso istante e per la stessa causa. La vicenda di Alcide Cervi e dei suoi sette figli è quella di una famiglia contadina che lotta contro le ingiustizie sociali e la dittatura fascista finché i sette fratelli vengono trascinati di fronte al plotone di esecuzione. Sopravvissuto allo sterminio dei figli, il vecchio Alcide torna a coltivare di nuovo la terra con le donne e i nipoti superstiti, e ci lascia, con la saggezza che viene dal dolore e da una grande fede nella vita, un’indimenticabile testimonianza. Questa edizione contiene una prefazione di Luciano Casali che, oltre a contestualizzare il momento storico, racconta soprattutto le vicende legate alla nascita del libro e poi gli interventi del Partito comunista sulla seconda edizione del 1971.

Una bella resistenza, un viaggio per l’Italia attraverso storie, incontri, memoria

Daniele Aristarco, Mondadori, 2023

Cosa ha spinto, tra il 1943 e il 1945, ragazzi e ragazze, uomini e donne a lottare, a rischiare, a morire persino, per la libertà? L’autore ci invita a seguirlo nel suo viaggio in treno tra le città d’Italia, per mostrarci i luoghi della Resistenza e farci ascoltare le voci di chi si è opposto al regime fascista e di chi oggi porta avanti quella lotta. Partiamo da Bolzano, dove la storia di Zeudi si intreccia a quella di un partigiano con la pelle del suo stesso colore, Giorgio Marincola; lungo i marciapiedi di Milano inciampiamo in una targa d’ottone che ricorda un Giusto tra le nazioni; a Correggio riviviamo l’incredibile avventura del comandante Diavolo e a Roma ascoltiamo la voce di Camilla e delle straordinarie donne della sua famiglia. Ci spingiamo sempre più lontano fino a Lampedusa, fino a Capo Teulada, per approdare tra i ricordi di un ragazzino che all’epoca non aveva che dieci anni, ma era già abbastanza sveglio da capire che bisognava reagire e lottare. Storie grandi e storie piccole, un itinerario tra le conquiste che bisogna continuare a difendere, per diventare anche oggi partigiani e partigiane, prendendo parte e facendo la propria parte.

L’estate dei ribelli

Enrico Racca, Feltrinelli, 2022

Giugno, 1944. La guerra sembra lontana, vista dal paese di Montecalvo. O Montecalmo, come tutti lo chiamano, perché è un posto in cui non succede mai nulla, almeno secondo gli adulti, sempre troppo impegnati o troppo distratti. Non è così per i ragazzi delle bande in cui è diviso il paese: la Stazione, guidata dallo “storpio” Antonio, la Piazza, con a capo l’energica Alessandra, i Barotti del saggio Michele e il Mulino, con il suo leader “figlio di papà” Adrien. In questo inizio d’estate, dopo una tregua durata mesi, le bande sono di nuovo in guerra fra loro, e questa volta sembra non esserci un vincitore. Così i quattro capi decidono di sfidarsi in una prova di coraggio che avrà un finale inaspettato e drammatico. Sarà l’inizio di un’avventura unica: un Comandante partigiano sceglierà proprio loro per compiere una missione quasi impossibile e cambierà le loro vite.

Giuditta e l’orecchio del diavolo

Francesco D’adamo

In un paese di montagna, nell’autunno del 1944, una bambina viene portata di nascosto a casa di Caterina, la moglie di Sandokan, il capo della banda partigiana che opera su in montagna. È cieca, con occhi inquietanti. Si chiama Giuditta, ed è scampata alla deportazione di tutta la sua famiglia. Giuditta è strana: è in grado di andare in giro per i sentieri della montagna come se ci vedesse, conosce tutte le erbe e i rimedi come le fattucchiere e parla con gli animali. Un giorno scopre l’Orecchio del Diavolo, un posto misterioso e maledetto dove si trova un muro alto e concavo, con al centro un sedile. Seduta lì, Giuditta sente le voci che arrivano dal fondovalle. Così, ogni giorno, torna all’Orecchio del Diavolo. ascolta le voci e i rumori, e riesce ad avvertire in anticipo i partigiani quando i tedeschi si mettono in moto. Per la vigilia di Natale Sandokan e otto dei suoi tornano in paese. Ma quando all’uscita dalla messa, passata la mezzanotte, sono circondati dai tedeschi è chiaro che qualcuno ha fatto la spia e li ha venduti. Giuditta allora sale all’Orecchio del Diavolo e resta lassù in ascolto, giorno e notte, per scoprire chi è il traditore…

Piazza 25 aprile

Piedromenico Baccalario, Alessandro Sanna, Rizzoli, 2020

Dal 1934, con la vittoria dei mondiali di calcio, al 1945, il giorno della Liberazione, una piazza italiana vede passare la Storia. È una storia di guerra, di esclusioni, di perdite. E poi finalmente di rinascita. È la storia della nostra Repubblica e della nostra libertà, raccontata attraverso lo sguardo poetico di una bambina. 

La bella resistenza

Biagio Goldstein Bolocan, Feltrinelli, 2023

Questo libro salda un debito che ho contratto con mia nonna Emma e la sua grande famiglia, i Damiani Bolocan. Mi sento obbligato a raccontare la sua storia perché in un tempo tragico e difficile – gli anni trenta e quaranta del Novecento -, quella famiglia, quell’insieme di uomini e donne, di ragazzi per lo più, ha mostrato un coraggio formidabile, ha cercato di resistere all’orrore nazifascista mettendo in gioco la propria vita. In una parola, bella e nobilissima, ha fatto resistenza.” (l’autore). Con “La bella Resistenza”, Biagio Goldstein Bolocan non si limita a tramandare un romanzo familiare, ma alterna vicende private al racconto dell’ascesa delle dittature, delle persecuzioni razziali, della seconda guerra mondiale: la storia di una famiglia e quella di un secolo si intrecciano e si illuminano a vicenda.

Clementina partigiana

Daniele Nicastro, Giunti, 2022

1953. Alessandro vive a Torino, nel quartiere San Paolo. In famiglia è l’unico maschio perché gli altri se li è portati via la guerra, ma nessuno gli dice come. Inizia così un vortice crescente di indagini che lo porteranno a scoprire le vicende di famiglia. L’esilio spontaneo del nonno, le imprese del padre nelle brigate in Val di Susa e la loro morte, che hanno portato nonna Clementina a condurre… una doppia vita: casalinga per i vicini, in verità spia contro i nazisti. È da queste imprese che Alessandro prenderà il coraggio per difendersi da Walter, un prepotente figlio di papà che con la sua banda tormenta i ragazzi e le ragazze del quartiere

Per la libertà, raccontare oggi la resistenza

Stefano Garzaro, Piemme, 2024

Perché festeggiamo il 25 aprile? Cos’è stata la Resistenza? Chi erano i partigiani? Quali avvenimenti hanno portato l’Italia a partecipare alla Seconda Guerra Mondiale? Queste sono solo alcune delle domande a cui risponde l’autore, che però considera anche un altro punto di vista, spesso trascurato: quello di coloro che erano ragazzi prima e durante la guerra. Com’era la loro vita? Quali le loro difficoltà? Cosa significava essere una bambina o un bambino ebreo dopo l’approvazione delle leggi razziali? Qual è stato il ruolo delle ragazze e dei ragazzi nella lotta per la libertà? Grazie a una sapiente alternanza di resoconti storici, approfondimenti tematici e racconti veri della vita dei giovani protagonisti della Resistenza, questo libro accompagna i lettori in un viaggio alla scoperta delle radici della nostra libertà.

Il giorno in cui cambiò ogni cosa

Laura Pezzino, Piemme, 2024

Cora è una ragazza di città, frequenta le medie e vive con la madre Tilda che è sempre molto triste, mentre il padre si è trasferito già da qualche anno a Stoccolma. All’inizio dell’estate madre e figlia vengono richiamate a Brisca, un piccolo borgo dell’Appennino tosco-romagnolo, dove vive Irma, la nonna di Cora, che lei non ha mai veramente conosciuto per colpa di un vecchio litigio. Qui Cora progetta di dedicarsi alla scrittura del suo primo romanzo, ma incontra invece una nuova comunità di persone che la distoglie dal suo intento, facendola concentrare sulla storia della sua famiglia. Il bar della nonna è al centro di una lotta che risale al 1944, quando il paese era diviso tra partigiani e fascisti, e Cora riesce a ricostruirne la trama attraverso i diari della nonna, ritrovati in un vecchio baule. E così la vita di una ragazzina di oggi si intreccerà con quella di una staffetta della Resistenza.

Chiamami Giulietta

Vichi De Marchi, Feltrinelli, 2024

Provincia di Belluno, fine degli anni trenta. Maria è una ragazzina intelligente e vivace, che ama studiare. Tutti i giorni va a scuola con la sua amica Cristina, e lungo il tragitto si divertono a inventare storie e poesie. Maria, tuttavia, proviene da una famiglia povera e il suo destino è già segnato: anche se vorrebbe continuare a studiare, dovrà andare a lavorare come domestica nelle abitazioni dei ricchi, per aiutare i genitori e i fratelli. A dodici anni inizia il suo apprendistato, di casa in casa, per imparare a stare “sotto padrone”: bisogna ubbidire, chinare la testa, essere umili. Maria deve anche allontanarsi da casa e dagli amici, da quel paese di cui conosce ogni pietra e quasi ogni abitante. Comincia così a spostarsi sempre più lontano, prima a Padova, poi a Roma e infine a Milano, sullo sfondo della Seconda guerra mondiale che avanza. Una tappa dopo l’altra, Maria inizierà a maturare, a diventare indipendente e a conquistare la propria libertà. Il suo destino è segnato, ma lei non ha nessuna intenzione di accettarlo.

Con paole sue, vita illustrata di Renata Viganò

Tiziana Roversi, Minerva Edizioni, 2018
Fin dal primo gesto di ribellione al Fascismo – un garofano rosso lanciato sulla tomba di Libero Zanardi – la vita di Renata si intreccia con la politica italiana e con i fatti della storia. Così, dalle sue parole scaturiscono anche le grandi tragedie del Novecento, le guerre, Mussolini, la Resistenza, le dure lotte delle mondine, il Pci.
Bologna è la scenografia costante della sua vita: Bologna sotto le bombe, Bologna che risorge e ricorda, Bologna e il suo Sacrario. A Bologna per molti anni si è tenuto il famoso “cenacolo” di intellettuali e pensatori, da Roberto Roversi a Pier Paolo Pasolini, riuniti a parlare e progettare proprio lì, in via Mascarella 63/2, nella casa di Renata.

Eravamo come voi

Marco Rovelli, Laterza, 2015

“Devi raccontarle queste cose”, mi dice Luigi. “Che poi i ragazzi oggi ci guardano magari con ammirazione, ma dicono che siamo uomini di un altro mondo, non saremo mai come voi… No! Voi potete essere come noi, perché noi eravamo come voi!” Perciò mi metto in viaggio. Per incontrare i primi, i più giovani di allora a cui è toccata la scelta. Non impavidi eroi, ma ragazzi che seppero rispondere a una chiamata e che seppero pronunciare un Sì per innescare il processo della loro liberazione. “Eravamo come voi” racconta storie di ragazzi partigiani, tra i 14 e i 23 anni, i loro incontri, i perché della loro scelta. Spesso, prima che da una solida convinzione ideologica, per giovani normali, cresciuti nell’unico mondo possibile (in quel Truman show che era il fascismo) la decisione di salire in montagna fu guidata dall’istinto, dalla necessità o dal caso. Dopo, quella scelta scavò un abisso: perché quei venti mesi – dall’8 settembre ’43 al 25 aprile ’45 – costituirono una faglia irreversibile, una trasformazione esistenziale radicale. La pialla del tempo ha appiattito la dimensione umana. Di loro abbiamo dimenticato la quotidianità, i sentimenti, l’emotività – e anche gli sbagli, gli inciampi. Sarà come incontrare i miei allievi della scuola, e chiedere loro: “Perché stai scegliendo questa strada?”

Il silenzio del mare

Vercors, Einaudi, 2015

Diffuso in Francia come libro clandestino sotto l’occupazione tedesca, nel 1942, “Il silenzio del mare” è una breve narrazione che si svolge tra le quattro mura di un salotto, ma è soprattutto la storia della muta resistenza che fu la prima forma di opposizione francese all’invasore tedesco. Tradotto in ventuno lingue è divenuto ovunque un racconto-simbolo della virtù eroica dell’intransigenza, che può sbocciare anche nel più umile degli esseri umani.

Lettere di condannati a morte della resistenza italiana. 8 settembre 1943 – 25 aprile 1945

aa.vv., Einaudi, 2015

Centododici partigiani vengono catturati dai tedeschi o dai fascisti e già sanno che saranno giustiziati dal plotone d’esecuzione o uccisi dalle torture. Scrivono ai familiari, alla madre, alla moglie, alla fidanzata, ai compagni di studio, di lavoro, di vita. Appartengono alle realtà sociali e culturali piú diverse. Tutti vivono, per la prima e l’ultima volta, l’atroce esperienza di “un tempo breve eppure spaventosamente lungo, in cui si toglie all’uomo il suo piú intimo bene, la speranza”, e in cui sono costretti, in preda allo smarrimento e all’angoscia, a “dare ordine” al proprio destino e al proprio animo.

L’uomo calamita

WuMing 2, MarieCécile, Strane Dizioni, 2019

L’Uomo Calamita parte da un fatto documentato – la partecipazione di rom e sinti circensi alla Resistenza contro il nazifascismo – per inventare la figura di un supereroe assurdo, che usa i suoi poteri magnetici e acrobatici per farsi beffe della Camicie Nere. Costretto ad abbandonare il suo circo dai decreti del regime, L’Uomo Calamita si unisce alle brigate partigiane, per poi continuare la sua battaglia anche da solo, grazie all’aiuto di una bambina, Lena, che nel buio della guerra non ha dimenticato le luci della pista, il tendone a strisce e i numeri che la tenevano col fiato sospeso.

Armando

Rita Pelusio, Domenico Ferrari, Audrey edizioni resistenti, 2021

Armando è la prima pubblicazione di Audrey Anpi. È il recupero della corrispondenza di Armando Vezzelli, attivo nella resistenza, arrestato nel ’42 e mai più tornato, con il figlio Mario.
Il testo rielaborato da Domenico Ferrari e Rita Pelusio è accompagnato dai disegni del nipote Enrico e dalle fotografie e i documenti trovati dallo stesso Mario in una valigia insieme alle lettere.
Una versione teatrale per la regia di Enrico Messina è in programma a Roma.

Lettere di condannati a morte della resistenza europea

Malvezzi (cur.), Einaudi, 2017

Non più in commercio…ma reperibili in biblioteca!

Una banda senza nome

Guido Petter, Giunti

L’avventura della guerra vissuta da un gruppo di ragazzi prima per gioco, poi nella realtà di un’azione in favore dei partigiani. 1943, tempo di guerra: ma su questa sponda del Lago Maggiore gli echi sono molto lontani. Un gruppo di ragazzi organizza le giornate sotto il segno dell’avventura, costituendosi in una banda.

Ridere come gli uomini

Fabrizio Altieri, Il Battello a vapore

Wolf è solo un cucciolo quando comincia l’addestramento: in poco tempo i padroni neri ne fanno un’arma infallibile, letale, che si alimenta della paura di chi gli sta accanto. Alla prima occasione Wolf decide di scappare dagli orrori della guerra e da ciò che le SS lo hanno fatto diventare. E per la prima volta incrocia uno sguardo diverso, quello di Donata, una ragazzina con la sindrome di Down che sembra non avere alcuna paura di lui. Anche Donata è in fuga, e insieme a lei c’è suo fratello Francesco. Un’ombra nera e silenziosa li sta inseguendo per i boschi della Toscana, qualcuno che sta cercando Donata.

E per questo resisto

AAVV, Equilibri

Il volume raccoglie testimonianze di bambini e ragazzi in tempo di guerra, tratte da alcune delle più significative proposte dell’editoria contemporanea per ragazzi. Il filo che unisce le voci dei giovani protagonisti è il desiderio di resistere con ogni mezzo all’annientamento fisico e psicologico, in primo luogo attraverso la scrittura.

Sessanta testimonianze partigiane

AAVV, Zoolibri

Per il 60°anniversario della Liberazione, un racconto corale che percorre tutta l’Italia, attraverso le parole di chi l’ha vissuta e le illustrazioni di 30 artisti italiani.
“C’era sempre un filino appeso al soffitto, e un lucignolo, una candela accesa, con sotto un foglietto su cui era segnato il turno di guardia: a tre, a tre, a tre, facevano la ronda per controllare. E io stavo sveglia.”

Ci chiamavano banditi

Guido Petter, Giunti

Lui ha diciassette anni e cerca i partigiani nella Valdossola, con una pistolina che sembra quella di Buffalo Bill. Vuole stare con loro, dalla parte giusta, contro i neri, i fascisti. Ci riesce. Gli danno subito un fucile e, insieme, una gran voglia di scappare, ma lui non scappa. Si sceglie un nome di battaglia che in latino vuol dire Nessuno – come Ulisse con Polifemo – e ci racconta tutta la sua storia, da cima a fondo, senza fare mai finta che la guerra sia una bella cosa. Perchè questa è una storia vera… Le vicende della guerra partigiana raccontate in prima persona dallo stesso autore, salito cinquant’anni fa sui monti della Valdossola con le sue speranze, i suoi ideali, i suoi dubbi. Riconoscimenti: Finalista Premio Castello 1995, Finalista Premio Lunigiana 1995, Vincitore Premio Bancarellino 1996, Vincitore Premio Asola 1997.

Il fantasma del villino

Beatrice Solinas-Donghi, Einaudi

Siamo in Italia. La vicenda è tutta compresa nell’arco di una sola estate. Lisetta vive
contemporaneamente due vite, che deve per necessità tenere separate: la sua amicizia con Regina (la piccola ebrea nascosta) e i continui rapporti con le compagne di giochi, con suo fratello, con zio Gustin, considerato nel primo incontro come un orso azzoppato. La guerra appena avvertita nei primi capitoli attraverso il modo di vivere che condiziona tutti – tesseramento, oscuramento, scarsità di viveri, borsanera…- rende più concreta la sua presenza e la sua minaccia nelle ultime pagine, con la presenza di fascisti, tedeschi e partigiani. Il racconto in prima persona, permette alla protagonista di approdare ad una maggiore consapevolezza e ad una più coscienziosa visione dei propri sentimenti, delle proprie idee e del mondo che la circonda. Età di lettura: dai 10 anni.

L’albero buio

Donatella Bindi Mondaini, Elle

Nell’autunno del 1943 cinque ragazzini sono ospiti della nonna in una villa della campagna fiorentina per sfuggire alla guerra. Vivono con inconsapevole serenità le loro giornate finché in un crescendo incalzante di avvenimenti, i ragazzi sperimenteranno la crudele realtà della guerra, tra fascismo, resistenza e antisemitismo.

La mia resistenza

Roberto Denti , Rizzoli

Roberto è solo un ragazzo quando compie la prima di tante scelte importanti: a Cremona,
in un’Italia divisa in due, nel cuore della guerra si aggrega a una singolare compagnia di finti teatranti, che di notte fanno saltare i ponti sul Po per impedire il passaggio delle truppe tedesche. Il gruppo viene scoperto, molti componenti sono arrestati. Roberto riesce a fuggire. È solo il primo episodio di una lunga, dolorosa, faticosa avventura: la separazione dalla famiglia, la fuga in montagna, l’arresto e la cella d’isolamento, infine la lotta con una brigata partigiana fino all’arrivo degli alleati. Una storia di resistenza, di coraggio inevitabile, raccontata con semplicità a chi vuole sapere oggi com’è stato fare
la Storia senza saperlo.

L’albergo del ritorno

Claude Gutman, Einaudi

David è un ragazzo ebreo, che ha visto i suoi genitori, e poi tutti i suoi compagni, portati via dai nazisti: da quel momento la sua vita è una lunga attesa, l’attesa del ritorno. Ma accanto a questo sentimento cresce il desiderio di vendetta, che si manifesta, nel bisogno di passare all’azione con l’esperienza della lotta partigiana. Sullo sfondo di una Parigi su cui grava ancora l’odore della morte, ecco David affacciarsi sulla soglia dell’Hotel Lutétia, “l’albergo del ritorno”, il luogo dove vengono alloggiati coloro
che tornano da posti di cui non si sa nulla: i campi di concentramento.

Robin Hood sbarca in Italia: Anzio, gennaio 1944

Luciano Tas , Mondadori

Simone si trova ad Anzio proprio quando sbarcano gli angloamericani. Fra loro un “ranger” che diventa suo amico. Sotto la guida del fratello Alfredo e con l’aiuto dei tre amici sarà protagonista di preziose missioni in aiuto di chi vuole cacciare gli invasori tedeschi.

Bandierine, tutta una storia di resistenza

AAVV, Barta

Bandierine contiene sette storie, tratte da vicende inventate o realmente avvenute, inserite nel contesto storico della Resistenza. Le singole vicende sono raccolte e riunite da una storia-cornice a colori, che ci riporta al tempo di oggi e con quelle storie dialoga. I racconti coprono tutta la Penisola e oltre, da Napoli a Milano, passando per la Jugoslavia. Partigiani con il fucile e senza, preti, donne, anziani, bambini, contadini, intellettuali, sbandati: alcuni frammenti del variegato mondo che fece i conti con gli eventi storici del 1943-1945 prendono corpo nel libro, raccontati con un tono tra lo scanzonato e l’avventuroso. Senza rinunciare però a momenti di riflessione di fronte a eventi così impegnativi per chi li ha vissuti, e così importanti per noi che a quella storia dobbiamo molto.
Troppe volte purtroppo la Resistenza è stata pietrificata in monumenti mitici e irreali, le vicende dei partigiani ridotte a cronache agiografiche. Via le incrostazioni della retorica: qui troverete protagonisti imperfetti, coraggiosi e impauriti, ma vivi.
Una mattina mi son svegliato, Mimmo Franzinelli, Andrea Ventura, Utet (graphic novel)
8 settembre 1943. Dai microfoni dell’Eiar di via Asiago a Roma, il maresciallo Badoglio dà l’annuncio dell’armistizio firmato qualche giorno prima con le forze alleate anglo-americane. L’evento è decisivo, le ripercussioni drammatiche. In un alternarsi convulso e frenetico di viltà ed eroismo, rassegnazione e speranza, trascorrono mesi strazianti, mentre la nazione si sente scivolare sempre più veloce verso lo sprofondo. A settant’anni esatti da quel giorno cruciale, l’artista Andrea Ventura e lo storico Mimmo Franzinelli hanno scelto di raccontare cinque storie emblematiche di un’Italia contesa tra occupazione tedesca, riorganizzazione fascista e Resistenza. Quelle di Lotte, Primo, Franco, Giorgio e Nuto sono vicende molto diverse fra loro, e per questo rappresentative di un’intera generazione, ma sempre esistenze di gente comune che, inevitabilmente impreparata di fronte a questa improvvisa accelerazione della Storia, ha cercato una propria strada di salvezza e di possibile riscatto.

Piccole fiamme verdi

Enzo Petrini, La scuola SEI, 2005

A più di sessant’anni dagli eventi che lo originarono, un piccolo classico della letteratura giovanile che, ancorato ad un preciso constesto storico e geografico (quello dei “ribelli per amore” nelle vallate bresciane durante la resistenza), ha trasfigurato in prosa limpida la drammatica lotta nel nome della giustizia e della libertà.

Ritorno al mittente

guido quarzo, lapis, 2010

Il libro racconta del piccolo Mariolino e di sua madre, che contribuisce alla lotta partigiana falsificando lasciapassare per i fuggitivi. La sua vicenda incrocia quella di Domenico, che per un pelo scamperà all’esecuzione.

La villa del lago

Lia Levi, Piemme, 2015

La guerra sta per finire e Loretta è costretta a trasferirsi con la sua famiglia, fedele fino all’ultimo al regime fascista, sulle rive del lago di Garda. L’idea di lasciare Roma e i suoi amici proprio non le va giù, ma solo perché ancora non sa che la sua vita sta per trasformarsi in un’incredibile avventura.

Sempre più in alto
per una nuova umanità!

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