La mia prima gita di sempre
La notte prima della gita mi sono svegliato ben tre volte. Non ero mai stato in montagna in vita mia ma non ero in ansia per la cosa in sé, ho raccolto la proposta senza sapere cosa aspettarmi dalla tribù di APE, il fatto è che mi sveglio sempre ogni tre ore per la poppata notturna.
Alle 7 è suonata la sveglia, e il babbo ha cominciato a farci fretta adducendo l’imperdonabile rischio di far tardi, mamma ci ha scarrozzati entrambi in libreria a recuperare le scartoffie dell’Associazione, e via: alla volta del Monte Morto.
Quando siamo arrivati a Comerio avevo una fame da lupi, anzi da lupacchiotti, così abbiamo fatto una seconda colazione a base di latte materno. In fondo alla via ci aspettavano un po’ di famiglie di APE PiGra, la nostra combriccola di marmocchi e genitori da 0 anni in su. Ero il più piccolo (Anita ha solo qualche mese in più!) mentre tutti gli altri avevano già diversi mesi d’esperienza in posizione eretta alle spalle. Io mi sono stretto al caldo del marsupio con il babbo in testa al gruppo e mamma in fondo con la banda dei duenni, loro vanno piano e ogni cosa li distrae ma camminano già sulle loro gambe. A dispetto del nome, l’altopiano che ci ha accolti era piuttosto dolce, il sentiero ampio e riscaldato dal sole che ha fatto capolino non appena lasciata la pianura assopita nella nebbia.
Quelli più grandi, che vanno già alle scuole elementari si sono portati in testa alla ricerca di una radura dove mettere il campo base (quello prescelto inizialmente era al limitare di una battuta di caccia per il controllo dei cinghiali..) e mentre gli adulti ripartivano per una passeggiata tra le betulle alla ricerca di una balconata sulle alpi occidentali noi ci siamo concessi una pausa distesti su un letto morbido di fogliame, anche se qualcuno è inciampato nei ricci di castagno che mi dicono essere assai fastidiosi.
Qualcuno riposava, altri hanno costruito un rifugio di rami da cui condurre avventure tra i boschi del Monte che, a dispetto del nome, si è mostrato uno spazio quieto e accogliente. Così, tra un pisolino e una ricerca di pietre preziose, le ore della mia prima gita di sempre sono volate…
Giovannino, per APE Milano