Il mio debutto al Monte Barro con APE Infra
Partenza dalla stazione Centrale di Milano, direzione Lecco: il Monte Barro fa parte delle Prealpi Lombarde e dei rilievi che contornano la città, il nostro obiettivo era quello di arrivare all’eremo che si trova sul monte, circumnavigandolo.
Ci sono vari sentieri per visitare il monte, il nostro in particolare ci ha diretto verso sud, costeggiando il lago di Galbiate e ci ha regalato un paesaggio suggestivo: acqua e riverberi magnifici da un lato e bosco dall’ altro, lasciandoci camminare in una sorta di confine tra due mondi. Arrivati al bivio tra il sentiero che continua verso l’Eremo e la cima che sembrava proprio lì, a pochi passi (tipico inganno da cima), il nostro gruppo si è diviso: Adelchi ha continuato il suo percorso verso l’Eremo, mentre il resto del gruppo, richiamato dal canto delle sirene montane che sicuramente affollano le rocce della cima (dopo qualche calcolo su tempo e capacità) si è diretto sul sentiero alla conquista della croce.
Ripidina con roccette, faticosa nella sua verticalità (soprattutto per me, che sono solo una camminatrice della domenica!) ma il gruppo si è stretto compatto, aspettandosi e aiutandosi, e tra la strana euforia data dal sapere della vicinanza della meta e la testardaggine tipica di chi ce l’ha quasi fatta, ci siamo trovati in cima sorridenti e spettinati. Foto di rito sotto la croce, respiri profondi verso la città e la sua foschia, completamente spiattellata ai nostri piedi e via, verso l’Eremo!
Arrivati al rifugio, ci aspettava un terrazzo assolato sul paese di Galbiate. Altra foto di rito, con bandiera questa volta, e siamo ripartiti verso la città, consapevoli della costante discesa che ci aspettava: il lago è così, permette ai monti di tuffarcisi dentro, ma o si sale verso la cima o si scende verso la risicata pianura che da forma alla città. Dove non c’è acqua o monte si è insediato l’uomo, tentacolare e ininterrotto, collegando gli abitati con fasce di cemento e gallerie che costeggiano l’acqua.
Arrivati a Lecco, abbiamo fatto le foto al monte che svettava in tutta la sua maestosità. Bene, anche oggi è andata, regionale, ginocchia stanche, stazione Centrale, ecc
ma con gli occhi felici e la gioia di aver trovato compagni e compagne che amano la natura e combattono il capitalismo scegliendo il mercoledì, per non lavorare e fare una tra le cose più belle del mondo: camminare!
Caterina, per APE Milano