GardaLake: Gargnano, Piovere, Muslone
Settanta partecipanti alla seconda gita sociale dell’anno che in una bellissima giornata di sole ci ha portato a spasso tra piccoli borghi antichi limonaie e ulivi
Dati
Percorso ad anello: loc. di partenza: Gargnano, parcheggio di via del Ruc, vicino alla spiaggia “Le fontanelle” (100 mslm) – Piovere (400 mslm), Muslone (450 mslm).
Sviluppo: 13 km
Ascesa totale: 500 m D+
Tempo di percorrenza: 4,5 h (tempo totale pause escluse)
Difficoltà: 1 APE (facile)
Itinerario: (Dal volume: “La via Lenta, escursioni sui sentieri della fatica” di Sandro Vacchelli, 2006. Raccolta di itinerari e storie della tradizione e del folclore dell’Alto Garda. Alcune copie donate dall’autore all’Ape sono disponibili con offerta libera per le associate e gli associati).
Poco sotto il parcheggio, parallela al lago da cui è divisa soltanto dal parco e spiaggia “Le Fontanelle”, corre via Rimembranza. La seguiamo in direzione nord. Superiamo la famosa e monumentale villa Feltrinelli che ospitò Mussolini durante i giorni della Repubblica di Salò e, tra uliveti e resti di limonaie, raggiungiamo la chiesetta romanica di San Giacomo in Calì (XII sec) con il minuscolo porticciolo di pescatori -ore 0.30-. Iniziamo a salire e, superata la centrale idroelettrica che produce energia utilizzando l’acqua della Valvestino, su strada asfaltata chiusa al transito raggiungiamo la gardesana nei pressi del Km 88 tra due gallerie (ore 0.20) –ore 0.50-.
Ora a sx con numerosi tornanti su strada secondaria ripida ed asfaltata scavata nella roccia a picco sul lago; a quota 200 m circa troviamo una lapide che ricorda la caduta nel lago, il 4 novembre 1902 di un giovane di Piovere. Allora la strada non era asfaltata, larga e protetta da parapetto e veniva percorsa in ogni stagione e con qualunque tempo. Singolare la richiesta di preghiera ai passanti: “Patrioti passeggeri una prece“; questi monti erano allora ai confini del Regno d’Italia.
Dopo 300 metri, in località Piazze (251 m), abbandoniamo l’asfalto e saliamo a sx verso Piovere (ore 0.25) –ore 1.15-. Attenzione, nel medesimo punto inizia anche la salita diretta a Muslone che non seguiremo. Andiamo sull’antica carrareccia a tratti acciottolata: la pendenza è lieve e bello il panorama tra terrazzi sostenuti da muri a secco coltivati ad ulivi. Raggiungiamo Piovere (419 m), frazione di Tignale, in 45 minuti –ore 2.00-.
Visitato il piccolo e caratteristico borgo scendiamo per pochi passi sulla mulattiera percorsa all’andata per poi andare a dx verso Muslone (segnavia n.265 B.V.G.). In leggera salita, prima tra gli ulivi, poi nel rado bosco termofilo, attraversiamo alcune “ravere“, grandi frane che dal monte scendono a lago. L’ultimo tratto è nuovamente tra terrazzi coltivati. Raggiungiamo Muslone in 50 minuti –ore 2.50-.
Muslone, piccolo centro costruito su di un roccioso e panoramico dosso, regala una visione del lago che pochi altri paesi gardesani possono offrire. Tanto bello e tanto difficile viverci fino ad una quarantina di anni fa, quando non c’era la strada per scendere a Gargnano e spesso neppure l’acqua da bere. Maffeo de Medalli, favorito dei Visconti che avevano riottenuto il dominio della Riviera Bresciana dopo l’ennesima guerra con Venezia, riceve in dono il feudo di Muslone. Nuova guerra ed i Visconti sono battuti; Muslone vien tolto ai Medalli e dato ai Conti di Lodrone. Spagnoli, francesi, tedeschi, austriaci, passarono in molti da qui e tutti volevano le terre gardesane. La pace e la stabilità si trovò con il Regno d’Italia e Muslone divenne frazione isolata ed assetata di Gargnano. La cisterna con fontana che incontriamo sulla Via Vecchia in direzione Gargnano, appena abbandonato il paese, la dice lunga sulla sua sete.
La fontana è secca, abbandonata ed invasa dall’edera; a terra una targa sbrecciata ma ancora leggibile, promette eterna riconoscenza al conte E. Lombardi che ha arricchito il paese di serbatoio e nuova fontana. Scendiamo lungo la via vecchia, segnavia n.37. A 15 minuti dal paese, dove la mulattiera incrocia l’asfalto, tra gli ulivi troviamo un lavatoio alimentato da una scarsa sorgente. Fino al 1975 le donne di Muslone venivano fin qui a fare il bucato.
Dopo aver superato la galleria parasassi abbandoniamo la B.V.G. (n.265) che sale a Sasso passando per il Pis e scendiamo a sx l’acciottolata via Crocifisso (sentiero n.30). Tra alti muri che proteggevano i limoni dai venti del nord raggiungiamo presto Gargnano. (ore 1.35) –ore 4.30-. A circa metà della via possiamo decidere se svoltare a sx per altro ciottolato, meno curato, e tornare alle auto per via del Ruc dopo aver attraversato la 45bis (attenzione!) oppure seguire via Crocifisso fino alla 45bis e poi fino al paese, visitare il borgo e il bel porticciolo, quindi tornare al parcheggio per via Rimembranza.
Un piccolo omaggio alla nostra Lia che, non solo ci ha fatto magistralmente da guida nella gita con anche qualche piccolo cenno sulla struttura delle limonaie, ma ha anche trovato il tempo di leggerci qualche poesia come da sua abitudine. Questa volta la scelta ricade sulla poetessa polacca premio Nobel per la letteratura 1996 Wislawa Szymborska