Proiezione documentari: L’ultima borgata e L’alpinista

ape bologna

Event details

  • Circolo Granma, Via ferrarese 2 Bologna (affianco al Barnaut)
  • 27/02/2020
  • giovedì, 9PM to 11PM

Contact event manager

1 2 3 4

Book your tickets

Thank you Kindly

Proiezione documentari: L’ultima borgata e L’alpinista

Circolo Granma, Via ferrarese 2 Bologna (affianco al Barnaut)

giovedì, 9PM to 11PM
27/02/2020

000000

ape bologna

Organizer's other events

Proiezione documentari: L’ultima borgata e L’alpinista

Circolo Granma, Via ferrarese 2 Bologna (affianco al Barnaut)

giovedì, 9PM to 11PM
27/02/2020

PRINT

ATTENZIONE AGGIORNAMENTO 25-02-2020

Causa decreto regione Emilia Romagna per ridurre i contagi da Corona Virus la proiezione è rinviata a data e luogo da destinarsi.

Dopo il film “Grido di Pietra” di Erzog Ape Bologna presenta 2 documentari di diversa natura.

L’ultima borgata

Il documentario di Alberto Cravero e Fabio Mancari racconta la scelta di vita del 61enne Mario Sarotto, trasferitosi nella borgata Narbona in provincia di Cuneo

“L’Ultima Borgata”, lasciare la città per far rivivere un borgo

Mario Sarotto, architetto di 61 anni, s’imbatte per motivi di lavoro in una borgata abbandonata in Valle Grana, provincia di Cuneo.

La borgata Narbona è posta in un luogo inaccessibile con ogni mezzo, se non a piedi. E’ un luogo dove il tempo si è fermato, dove il silenzio lascia spazio per immaginare la vita che è stata.

Questo silenzio ha scavato nella sensibilità del protagonista che provocatoriamente decide di prendere la residenza in borgata. Narbona, simbolo dello spopolamento della montagna, è un luogo che Mario Sarotto ha deciso di non lasciar morire.

L’alpinista

Il lungometraggio racconta la storia e le imprese di Agostino “Gustin” Gazzera tenace alpinista che nonostante la sua età avanzata scalava ancora ripide cascate di ghiaccio.

Gustin, con le sue esperienze, ha insegnato a generazioni di alpinisti che non bisogna mai mollare in montagna come nella vita e che nulla è dovuto ma va conquistato con pazienza, rispetto e tenacia”.

Nonostante il poco tempo a disposizione inforca una bicicletta vecchia e arrugginita per raggiungere quelle vallate delle montagne piemontesi che ha solo sempre visto da Torino attraverso i finestroni della Fiat dove faceva l’operaio.

In un primo momento “Gustin” si limita a seguire la gente che va verso i rifugi.

Quando la curiosità comincia a trasformarsi in necessità iniziare a salire sempre piu’ in alto.

Il resto e’ storia.

Durante la serata faremo un breve resoconto delle ultime iniziative e delle prossime.

Sempre più in alto
per una nuova umanità!

Sito autoprodotto con CMS WP e tema Yootheme - Privacy policy