25/06 Alla Cima Carega dei Monti Lessini
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25/06 Alla Cima Carega dei Monti Lessini
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25/06/2023
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ape brescia
Organizer's other eventsEscursione in quota (da 1300 a 2300 m) sul massiccio parzialmente dolomitico del Carega, al bordo settentrionale dell’altopiano della Lessinia, sul lato lontano della valle dell’Adige, tra le province di Verona e Trento. È un terreno assai battuto in passato da contrabbandieri e pattuglie, oggi da escursionisti Veronesi, che possono sfruttare una rete di sentieri, ferrate, rifugi e piste da fondo e scialpinismo degna delle Dolomiti, senza traccia di impianti e in ambiente spesso selvaggio. Partendo dalla val d’Illasi, arriveremo alla cima del monte Carega seguendo strade e stradine risalenti alla Prima guerra mondiale.
Ritrovo:
– 06,45 a Brescia al Parcheggio della metropolitana Sant’Eufemia
(link posizione GoogleMaps https://goo.gl/maps/USgpCeukwbyQVMkP9)
– 08,30 al Rifugio Revolto (Giazza)
(link posizione GoogleMaps https://goo.gl/maps/M1Y129UWjXoFPp256)
Dati
Sviluppo: 14 km (ritorno incluso)
Ascesa totale: 900 m D+
Tempo di percorrenza: salita 3h (incluse brevi soste), discesa 2h30
Difficoltà: 2 API Escursione lunga ma relativamente comoda. Può diventare più impegnativa scegliendo alcuni itinerari alternativi per il ritorno. Se con bambini, attenzione ad alcuni tratti di sterrata comodi ma dal bordo molto esposto. Molto consigliate buone scarpe e bastoncini, per gestire fango e ghiaia.
Variante semplice possibile: Fermarsi al rifugio Scalorbi, 1 h 30’, 1 ape. Forse però non vale la pena di arivarci fino in Trentino.
Varianti impegnative: Ce ne sono molte possibili senza grosse perdite di tempo. Alcune richiedono materiale da ferrata, altre no ma vanno considerate EE. Per chi vuole farsi fare una foto dal basso su una salita ben protetta ed attrezzata ma completamente verticale c’è la breve ferrata Biasin non lontano dai posteggi (15’ salita ed altrettanto sentiero discesa). Su cima Carega si può arrivare anche deviando l’ultimo tratto lungo la ferrata Campalani (facile). Più interessante il sentiero delle creste Obante/Fumante, tra lo Scalorbi e la bocchetta Mosca. Completamente dolomitico, in tutti i sensi.
Percorso auto: Autostrada BS-VE fino a Verona Est. Proseguire lungo la tangenziale Est direzione Vicenza, poi deviare sinistra verso Illasi, e poi Val Illasi-Giazza. A Giazza si arriva in 1 h 30’. Da qui 6 km direzione Foresta di Giazza – Rif. Revolto (strada sempre asfaltata però di montagna nell’ulitma parte). Il rifugio Revolto si trova sulla destra di un tornante verso sinistra, poco dopo il quale non è più consentito preseguire in auto. 1 h 45’ circa in totale.
Posteggi: numerose piazzolette lungo la strada che conduce al rifugio Revolto. Notevole affollamento domenicale. Il posto alla fine si trova ma può essere necessario un extra di strada a piedi.
Percorso: Si svolge per intero su sentieri o stradine ben indicate dalla segnaletica.
Dalla strada asfaltata ci si dirige al vicino rifugio Revolto (1355 m), passati oltre il rifugio indicazioni ed un sentiero ben tenuto in ripida salita conducono in 25 minuti al rifugio passo Pertica. 1552 m (consigliata breve deviazione fino al passo con vista sulla Lessinia direzione Adige). Da questo rifugio indicazioni ed una sterrata ben tenuta portano in 50 minuti al rifugio Scalorbi, 1767 m. I primi due tornanti ed una galleria possono venir tagliati da un sentiero evidente e ben tenuto. Se accompagnati da bambini, attenzione al bordo molto esposto nel tratto della sterrata subito successivo alla galleria.
Diverse deviazioni segnalate a sinistra poco prima del rifugio Scalorbi portano in un’ora e mezza porta al rifugio Fraccaroli (2238 m) e alla cima Carega (2259 m). La più comoda inizia 100 m prima della sella del rifugio. Può valer la pena di una deviazione fino alla sella per una vista sull’accidentato versante nord del massiccio.
Il sentiero/stradina, tutto per prati e raramente ripido, prima taglia un lungo crinale, poi segue una valletta che aggira Cima Carega sul lato est fino a sfiorare una forcella panoramica (bocchetta Mosca, 2000 m, attenzione all’altro lato!). Pieghiamo a sinistra (sent. 157) per risalire con tornanti o tagliare per tracce la testata della valle per poi traversare in orizzontale verso rifugio e cima.
Nota: l’ultimo tratto dell’escursione non è stato provato in quanto impercorribile per neve un mese fa. Quello che dal basso si notava era una traversata orizzontale comoda ma forse esposta.
Il ritorno più comodo è per il percorso dell’andata. Si possono valutare due percorsi alternativi: (a) il sentiero 108 che taglia in modo più diretto verso i passo Pertica passando da alcune cime minori. Non sono segnalate difficoltà ma non lo abbiamo potuto provare. (b) il sentiero della cresta dell’Obante, EE (4 api) che percorre le creste poco più a monte del sentiero di salita. spettacolare ma impegnativo.
Le adesioni online sono aperte fino a:
– giovedì 22/6/2023 per i soci APE
– martedì 20/6/2023 per i non soci, che saranno contattati per completare l’iscrizione
Chi non è ancora socio/socia APE può aderire anche presentandosi giovedì 22 giugno dalle ore 19.30 alle ore 21.30 presso la Biblioteca Sociale Porto delle Culture in via Milano 59 a Brescia.
Per adesioni compilare il google form: https://docs.google.com/forms/d/16BCDl998QhbsJDUgMSkLj1SGA4-8takb00OQxDrjGJ4
Raccomandiamo abbigliamento adeguato al periodo e l’utilizzo di scarpe da trekking. Pranzo al sacco.