20/11 Parco Adda Nord: acqua, roccia, artisti e ingegneri

ape brescia

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  • 20/11/2022
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20/11 Parco Adda Nord: acqua, roccia, artisti e ingegneri

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20/11 Parco Adda Nord: acqua, roccia, artisti e ingegneri

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Escursione lungo 10 km di sponda del fiume Adda, inizialmente tra le colline fino a raggiungere la pianura. Ambiente sorprendentemente appartato, in un canyon profondo 30-100 m. Notevoli le opere idrauliche, alcune risalenti al 1700, il Ponte San Michele, imponente cavalcavia metallico ottocentesco, le centrali elettriche storiche. E soprattutto lo scenario “canadese”, con laghi, avifauna e rapide tra le colline.

Ritrovo:
Ore 6.40 a Brescia metro Prealpino posteggio lato commerciale:
https://goo.gl/maps/MfQmy65rEQ7h6jG47
Ore 8.00 a Imbersago (LC), posteggio Traghetto:
https://goo.gl/maps/DAoLmHxeCYjsDhaW9

Difficoltà: 2 Api. Camminata senza problemi ma lunga, con alcune deviazioni (facoltative) che
richiedono molta prudenza.
Viaggio auto: 1 h 20′ (attenzione ai 20 km di provinciale con limiti a 50 e svariate telecamere).
Dislivello: poco rilevante.
Lunghezza & Tempi: 20 km a/r. 4-5 ore percorso + 1 ora deviazioni, quindi 6 ore + pranzo e soste.
Criticità e note: Il maltempo non è un problema se non si arriva al temporale, dato che si cammina in piano su asfalto o ottimo sterrato. Richiedono molta attenzione alcune deviazioni verso le rapide.
La strada in ambiente umido e senza pendenze può essere fangosa o ostruita da pozze. I bambini e i cani vanno marcati stretti perché le sponde del fiume sono pericolose, e percorriamo una facile ciclabile che invita allo sprint. Il percorso è lungo ma nulla impedisce di fermarsi dove uno voglia, pranzare e tornarsene a casa. E’ presente un bar/trattoria economico dopo 1 h 30’ circa.

Percorso auto: Autostrada A4 fino a Capriate (10 km dopo Bergamo). Alla rotonda in uscita dal casello, prendere la seconda uscita (nessuna indicazione sul bivio, il cartello prima della rotonda suggerisce “Como”). Sempre dritti ad ogni rotonda, si arriva a Calusco, dove si seguono le indicazioni per Paderno. Sempre dritti fino a raggiungere il ponte San Michele sull’Adda. Uscendo dal ponte subito a destra poi, dopo alcuni incroci, svolta a destra per con indicazioni per Lecco. Proseguendo ancora diritti e superando una collina, si incontrano le indicazioni “traghetto”, che si seguono fino al molo. Posteggi sulla destra lungo la discesa che porta al molo, e poi raggiunta la sponda, grande parcheggio sulla sinistra.

Percorso a piedi.
Ritrovo e partenza: ingresso della sterrata che costeggia la sponda dell’Adda, a sud del Traghetto Leonardesco. Se qualcuno arriva molto presto, raccomando due passi lungo i primi 500 m di sterrata. Ambiente suggestivo, abbondanza di avifauna.
Dopo mezzora lungo la sterrata si raggiunge lo sbarramento principale della centrale Semenza. Da qui dirama sulla destra il primo dei navigli che costeggiano il fiume. Il Paderno (inaugurato 1770) affianca il fiume e consentiva la navigazione tra il lago di Come e Milano. Il naviglio Edison (fine 1800) si tiene alto per alimentare le centrali Bertini ed Estelle. Il primo progetto di navigabilità del fiume risale a Leonardo su commissione del re di Francia, ma guerre e pestilenze bloccarono tutto fino al 1700. Dopo altri 10 minuti (40′ dalla partenza) attenzione alla direzione. Proprio dove la strada inizia a salire, anzichè seguirla si devia a sinistra scavalcando il canale per seguire una carrozzabile tra il canale e l’Adda.
Poco dopo il canale “sparisce” alla nostra destra, e si passa sotto l’imponente Ponte San Michele, dovuto all’ingegnere svizzero Jules Röthlisberger, inaugurato 1889 e nello stesso anno benedetto dall’arcivescovo di Milano (!!!).
Poi (1 h dalla partenza) si raggiunge la diga Vecchia, un lungo sbarramento da cui dirama il naviglio Paderno. Di nuovo si tralascia la strada (che prosegue sulla destra del naviglio) e si va a sinistra per portarsi tra il naviglio e l’Adda. Un rialzo boscoso toglie la vista sull’Adda nel punto in cui questo si stringe in una forra ed inizia un lungo tratto di rapide, rese famose dai disegni di Leonardo e dalla sua opera “la Vergine delle Rocce”.
Da qui occorre prudenza. Diversi sentierini sulla sinistra portano ad una visuale sulle rapide, ma alcuni sono pericolosi. In particolare, un cartello sulla sinistra “Paderno d’Adda” invita ad un sentiero che porta ad uno sperone stretto, insidioso e con il meglio della vista coperto dalla vegetazione. Da evitare. Poco più avanti invece stacca un sentiero che attraverso sassi muscosi (scivolosi) consente la discesa fino alla sponda, in un punto con bella vista.
Più avanti sulla destra del naviglio si incontra una copiosa fontana. Poco oltre il canale è sbarrato da un piccolo tronco e appena oltre ancora da un grosso bambù. Tra i due un sentiero a sinistra porta ad un belvedere (attenzione!!!!) e a sinistra scende fino ad una bella spiaggia sassosa di cui verifichiamo le condizioni per il pranzo al ritorno (può essere sommersa).
Poco oltre si raggiunge lo Stallazzo, ex ristoro per cavalli ora vero e proprio “rifugio” in stile alpino (per chi vuole un pranzo vero o farsi un caffè).
Appena oltre lo Stallazzo una scala sulla sinistra porta al Santuario medievale di Madonna della Rocchetta, belvedere sul fiume. Altro luogo adatto ad una sosta (panche, e scalinata esposta a sud, 1 h 30’ dalla partenza deviazioni a parte).
Un chilometro oltre si incontra la Centrale Bertini, a fine 1800 la seconda più potente del mondo dopo quella del Niagara (e vorrei vedere….), e la più antica ancora funzionante in Europa.
Ci portiamo sulla destra del naviglio e dopo altri 2 km arriviamo alla Centrale Esterle, gemella della Bertini, che sfrutta quello che resta del naviglio Edison in alto riversandolo nell’Adda. Che quindi qui ritrova la massima portata (2 h 30’ dalla partenza, deviazioni a parte). La struttura sa un po’ di Ghostbusters. Qualche meritata foto a fiume e centrale, e inizia il ritorno.
Nel giro di un’ora ritroviamo i posti dove pranzare, la spiaggia o se quella è sommersa eremo o stallazzo.

Raccomandiamo abbigliamento adeguato al periodo e l’utilizzo di scarpe comode. Pranzo al sacco.

Le adesioni sono aperte fino a:
– giovedì 17 novembre per i soci APE
– mercoledì 16 novembre per i non soci, che saranno contattati per completare l’iscrizione

Per adesioni compilare il google form: https://forms.gle/PYra7YthsAEG58X16

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per una nuova umanità!

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