13/02 La Via del Canto
Contact event manager
Book your tickets
Non è quella degli aborigeni di Chatwin, ma è quella dei frati che si spostavano tra le due abbazie sorelle di Fontanella e Pontida, entrambe fondate prima del 1100. Valicando i 600 metri del monte Canto, uno dei “monti orfani” della pedemontana lombarda, ed attraversando il borgo sommitale del Canto, il cui ultimo abitante se n’è andato ad inizio anni 2000. Percorso facile (salvo in caso di fango o ghiaccio) tra i resti di un mondo che fu sommersi dai rampicanti. E’ un triangolo formato dai sentieri 898 Fontanella-Pontida, 897 Pontida-Canto, 891 Canto-Fontanella.
Interesse storico e sociale. Visita alla chiesa e al chiostro di S.Egidio, al luogo di devozione popolare “pietra di S.Alberto”, ai ruderi del monastero di San Bartolomeo, al borgo medioevale del Canto ormai ripreso dalla vegetazione. Il Monte Canto, “isola” separata dal resto delle Orobie sul genere del nostro Monte Orfano.
Difficoltà: 1 APE. Facile, salvo per la possibilità di fango o ghiaccio sul lato Pontida. Sentieri tipo Maddalena, quota max 600 m. A tratti, molto frequentato dalle MTB.
Durata soli spostamenti 3h. Numerosi siti meritevoli di visita però suggeriscono 4 ore + pranzo.
Dislivello salita 400 m. Quote: Fontanella 450 m, Pontida 310 m, S.Barbara 670 m.
Lunghezza totale 8 km.
Acqua: fontane alla partenza (fianco chiesa) e al cimitero di Pontida (deviazione 200 m).
Bar in zona partenza: no (eventualmente a Sotto il Monte).
Bambini: per bimbi buoni camminatori; ricordate che 400 m di dislivello ripidi ci sono e attenzione ai ciclisti.
Ritrovo sul posto: Cappella vescovile S.Egidio in Fontanella (Sotto il Monte Giovanni XXIII BG), ore 8.30: https://goo.gl/maps/x2657GbfULqK8esf8
Posteggi: subito prima di S.Egidio. Altri più in basso (20’ a piedi).
Consigliamo caldamente di raggiungere il punto di partenza in autonomia. Se proprio non avete possibilità di farlo o di accordarvi con qualcuno, potete provare a segnalarci questa difficoltà nel form di iscrizione: non vi possiamo assicurare niente, ma proveremo a mettervi in contatto con qualche partecipante che dovesse nel caso avere un posto disponibile e con cui vi accorderete poi privatamente per un viaggio condiviso munite/i di mascherina FFP2.
Percorso auto: da Brescia A4 fino a uscita Bergamo. Percorrere quasi per intero la grande rotonda dopo il casello fino ad imboccare per Lecco Milano. Sempre dritti fino a traversare il Brembo, altri 3 km dopo questo fiume la strada si biforca. Prendere a destra, indicazioni per Sotto il Monte. Arrivati a ridosso del paese a una rotonda svoltare a destra, e alla successiva rotonda a destra, qua e là indicazioni “Fontanella”. Si attraversa la località Pratolongo, e dinnanzi a una grossa chiesa ad una micro-rotonda in ripida salita si prende a sinistra, indicazione Fontanella poco visibile. Dopo un tratto in salita nel bosco, in vista del campanile conviene posteggiare. Nota: un cartello segnala “impossibilità di manovra oltre qui”, non è vero, ma non è il caso di posteggiare oltre.
Itinerario:
Fontanella: Meritano una visita la chiesa e il chiostro (che sfiorano i 1000 anni) e i vicoletti del micro-complesso edilizio dell’abbazia di S.Egidio. Icona del luogo il volto femminile inciso sul sepolcro di Teutperga, misteriosa nobildonna dal nome longobardo.
Si prosegue lungo la strada asfaltata per prendere quasi subito il sentierino 898 in salita a sinistra verso la cresta, indicazioni “pietra di S.Alberto” e “Pontida”.
Sentiero 898: Si scavalca il crinale e appena oltre si prosegue in piano o in leggera discesa fino al luogo di culto noto come “Pietra di S.Alberto”. Nota: il santo non è Alberto da Giussano, ma Alberto da Prezzate. Ricco nobiluomo divenuto frate cluniacense, pagò la costruzione delle abbazie di Pontida e poi di S.Egidio (1080). Era filo-imperiale, con buona pace delle recenti mitologie. Pare che stendersi a lungo sulla pietra curi il mal di schiena, ma siamo esposti a nord a febbraio, non lo raccomando anche se è evidente che la pietra è un frequentato luogo di culto.
Oltre la pietra si inizia a scendere con decisione fino al cimitero di Pontida (1 h). Poco prima però deviazione a sinistra per il sentiero 897.
Sentiero 807: Inizialmente ripida strada sterrata. Dopo 25′ paletto con freccia “m.Canto” indica deviazione a sinistra per sentiero. In altri 20-30′ di faticosa salita si raggiungono i ruderi del monastero fortificato di San Bartolomeo. Dopo breve esplorazione, si riprende lo stesso sentiero. Breve salita per raggiungere, in cresta, il sentiero 891 e il villaggio del Canto.
Sentiero 891: Lo si imbocca in direzione sinistra. Costeggia le cascine recintate, abbandonate e ricoperte da folta vegetazione del Canto, borgo medievale vissuto di agricoltura e di servizi a frati e pellegrini di passaggio. Mantenne un centinaio di abitanti fino allo spopolamento delle campagne negli anni ’50. L’ultimo se ne andò ad inizio anni 2000. Dopo una visita alle rovine, uno sguardo da un punto panoramico verso nord mostra in tutta la loro bruttezza la valle di Pontida e le cave e le antenne che la sovrastano dall’Albenza, propaggine meridionale del Resegone. Molta fantasia pare necessaria per associare questa visione a pretese di retaggio guerriero. Verso sinistra si intravedono alcune anse dell’Adda, e si intuiscono la valle del lago di Lecco e i monti Lariani.
Proseguendo fino alla sommità si raggiunge la chiesa di Santa Barbara, punto più alto dell’escursione. Un cartello indica “Fontanella” in ripida discesa, quasi a tornare indietro. Da qui inizia la parte meglio tenuta e più frequentata del “sentiero dei frati”, con fondo ciottolato. Dopo mezzora circa, si apre a destra una ampia radura con uliveto. Appena oltre sulla sinistra una stradina in salita porta all’agriturismo Cavril, comodo e panoramico posto per pranzare in una giornata di sole approfittando della sua chiusura invernale.
Pausa pranzo. Panorama verso la pianura, lontano verso destra il canyon dell’Adda è indicato dalla ciclopica torre dello stabilimento Italcementi di Calusco, al centro di roventi polemiche per la trasformazione del suo forno principale in incineritore di rifiuti.
Riprendendo il sentiero dei frati, in altri 20 minuti si raggiunge Fontanella.
Le adesioni sono aperte fino a:
– giovedì 10 febbraio per i soci APE
– martedì 8 febbraio per i non soci, che saranno contattati per completare l’iscrizione
Per adesioni compilare il google form: https://forms.gle/xGthr6B9RxeWAmCe7
Raccomandiamo abbigliamento adeguato al periodo e l’utilizzo di scarpe da trekking. Pranzo al sacco.
Tutti i partecipanti sono tenuti al rispetto delle disposizioni in merito al distanziamento interpersonale e all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale.
Se negli ultimi giorni avete avuto febbre o sintomi influenzali vi chiediamo per questa volta di rinunciare a camminare insieme; ci vedremo alla prossima occasione!