Di ritorno dalla manifestazione sul Monte Grammondo in solidarietà con il popolo palestinese

C’era anche APE Milano lo scorso 19 maggio 2024 all’ascensione al Monte Grammondo in solidarietà con il popolo palestinese promossa da diverse realtà e soggettività impegnate a sostegno delle persone in transito, attive nella zona di Ventimiglia. Ecco il racconto di Zuma e Adelchi di ritorno dalla manifestazione.

Zuma

18 maggio ore 7,00 precisi, come quei de la Mascherpa, Adelchi e Zuma (in stretto ordine alfabetico!) partono da Gorla diretti a Ventimiglia. Durante il viaggio molte chiacchere su ginocchia affaticate, spalle doloranti, prostate ingrossate,alluci prominenti …i tipici discorsi di giovinotti del “54!

Arriviamo giusto in tempo per il parco pranzo alla casa valdese di Vallecrosia. Nel pomeriggio lunga passeggiata per Ventimiglia alla ricerca del punto di ritrovo delle “persone in movimento”. Dopo cena studio accurato sulla carta al 50.000 del percorso che ci attende domani, da Olivetta (292m/slm) al Monte Grammondo (1378 m/slm), l’appuntamento con i compagni dei collettivi locali è alle 9.

19 maggio, ore 9 puntuali siamo all’inizio del sentiero, i giovinastri frikkettoni no! Consci della lentezza nell’ascesa, quella di Zuma in particolare!, partiamo senza aspettarli sicuri di essere ben presto raggiunti dai veloci ragazzotti. Il sentiero è ripido, bello e allietato dalle

fioriture primaverili, i gruppi di peonie spiccano piacevolmente nel sottobosco, molto belli! Anche l’occhio vuole la sua parte ..come diceva quel celebre pugile!!

Arrivati alla cresta finale vediamo già i compagni francesi saliti dall’altro versante e le bandiere di Palestina garrire al vento. Incontriamo Mario, il nostro contatto conosciuto l’anno scorso a Briancon, parliamo delle coperte termiche, delle attività del suo collettivo, delle possibili collaborazioni con APE e tanto altro. Poi un ragazzone francese intervista Zuma che nonostante il maccheronico eloquio nella lingua di Moliere si fa capire e oltre alle motivazioni di solidarietà e vicinanza al popolo palestinese riesce anche a dare una veloce presentazione dell’Associazione Proletaria Escursionisti (l’aggettivo “proletaria” li stupisce e li sorprende) mentre Adelchi mostra orgoglioso la nostra bandiera. 

Poi la lunga e a volte noiosa discesa. La sera una vana ricerca di una gelateria, è tutto chiuso e in giro 3 gatti e mezzo.

20 maggio, ore 8,27 i nostri eroi partono per esplorare il sentiero che da Villatella porta al passo di Cornà, uno dei passi storici e attuali di attraversamento del confine, per la discesa scelgono un sentiero meno battuto ma interessante. Rientro alla casa valdese appena in tempo per non beccarsi un acquazzone biblico.

21 maggio ore 8,17, rientro a Milano

Adelchi

Siamo qui a Vallecrosia per un insolito fine settimana di sostegno alla terribile situazione in Palestina e per conoscere da vicino la situazione delle “persone in movimento”, come vengono chiamate oltralpe, attraverso il confine italo francese.

L’iniziativa è di alcuni collettivi sia italiani che francesi per portare in cima al monte Grammondo, a 1378 mt di altitudine, le bandiere palestinesi.

E’ grazie al contatto che Zuma ha trovato durante la sua esperienza al rifugio di Briancon, dove è volontario l’anno scorso.

Sabato pomeriggio abbiamo raggiunto il rifugio autogestito di Ventimiglia, facendo qualche kilometro a piedi, dove stazionano qualche decina di migranti all’interno di un ex negozio in cui si trova la possibilità di ricaricare i vari devices, da bere e i servizi igenici.

Domenica andiamo in auto a Olivetta dove abbiamo appuntamento con il gruppo di italiani verso le 9 del mattino, da qui inizia la salita di 3 ore e 30 circa.

La cima è costituita da due parti, la francese con croce e cappelletta e quella italiana con il punto geodetico, abbastanza raro da trovare ed è su quest’ultima che convergono tutti i partecipanti, qualche decina, fra cui delle donne palestinesi.

In questi momenti abbiamo modo di scambiare informazioni e impressioni con Mario che ci racconta delle differenti attività e iniziative in sostegno dei migranti.

L’idea di rifornirli di coperte termiche è la più efficace e praticabile in quanto di volontar* sul territorio ve ne sono già e gli spazi per ospitare sono ristretti e poi le azioni sono il frutto di esperienza e ottima conoscenza dei luoghi e della rete di solidarietà.

Abbiamo trovato anche il modo di esporre la bandiera dell A.P.E. e di raccontarne la storia ad un video reporter francese grazie all’abilità linguistica di Zuma.

Lunedi abbiamo percorso un sentiero che dal paesino di Villatella arriva al passo del la Corne (1046 mt) sul confine con circa 600 metri di dislivello.

I due temi, guerra in palestina e “persone in movimento”, si sono sovrapposti come giusto che sia.

Ciao

Adelchi – Zuma

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