Di ritorno dalla gita “no oil” in Alta Brianza

E’ la seconda domenica di maggio, mattino presto, e le previsioni meteo (anche se incerte) promettono qualche scroscio di pioggia lungo il sentiero. Nonostante questo, l’entusiasmo è alto in Stazione Garibaldi, alla partenza di un’altra gita no oil di APE Milano, in Alta Brianza, al Monte San Genesio.
In treno verso Airuno, tratta piuttosto breve, scambiamo quattro chiacchiere. Ne approfittiamo per un breve approfondimento su alcuni equipaggiamenti utili ad esplorazioni “fuori traccia”.
Alla stazione d’arrivo Eugenio e Gaetano ci attendono. Eugenio Pirovano è un grande conoscitore delle storie della lotta partigiana della Valsassina e dell’Alta Brianza ed è co-autore de Il percorso delle Brigate Garibaldine da Lecco a Introbio – Sui sentieri della guerra partigiana in Valsassina, una guida storico-escursionistica che ripercorre i percorsi dalle Brigate Garibaldine sui monti intorno a Lecco.
Poco sopra la stazione attacchiamo il sentiero, facendo attenzione ai passaggi su sassi resi molto scivolosi dall’ultima pioggia. Attraversiamo un fitto bosco di castagni.

Un piccolo gruppo di apeini/e si distacca dal principale e risale il pendio di Monte Crosaccia fuori sentiero. Cerchiamo i passaggi più agevoli attraverso un sottobosco rigoglioso e umido: è la prima esperienza pratica di un embrionale progetto di autoformazione finalizzato alla condivisione di competenze (lettura del terreno, orientamento, bivacco..) necessarie ad orientarsi e muoversi con consapevolezza in ambienti naturali, anche al di fuori dei percorsi tracciati.
Ci ritroviamo con il resto del gruppo alla settecentesca Cascina Rapello, posta a mezza costa con bellissima vista su Grigne, Resegone e monti limitrofi. Qui Matteo ci accoglie con biscotti, caffè e succhi e racconta i progetti, in corso e futuri, della Cooperativa Sociale Liberi Sogni. Dopo una breve visita agli orti e alla yurta, salutiamo Matteo con la promessa di rivederci presto e di avviare progetti comuni.

Il gruppo apeino più numeroso risale il sentiero verso la linea di cresta, mentre con l’altro gruppetto riprendiamo l’esplorazione del pendio, verificando in mappa, ogni tanto, posizione e avanzamento. Il meteo è stato clemente, fino ad ora non ha piovuto.
Raggiungiamo Campsirago, dove ritroviamo i compagni che, aspettandoci, hanno visitato il piccolo borgo rurale, recentemente riportato in vita dopo anni di abbandono. Insieme percorriamo l’ultimo tratto di cresta fino alla sommità del San Genesio.
Qui facciamo la sosta pranzo e ci prepariamo ad ascoltare Eugenio: ci racconterà di alcuni episodi della Resistenza Partigiana accaduti in questi luoghi e ancora di qualche vicenda della 55° Brigata Rosselli. Il frutto delle ricerche di Eugenio e compagni è disponibile su un sito internet ricco di materiale documentale.

Nel frattempo il cielo si è annuvolato del tutto ed è arrivata la pioggia, ancora non troppo fastidiosa. Le previsioni danno però alta probabilità di temporale, decidiamo quindi di avviarci verso il sentiero di discesa, stavolta in gruppo compatto. Lungo la via del ritorno attraversiamo la piccolissima Campiano, frazione montana del comune di Valgreghentino, dove le due giovani famiglie di Campiamo di Campiano hanno ripopolato il piccolo borgo, abbandonato, come Campsirago, negli anni 60 del secolo scorso. Riprendiamo la strada con diversi formaggi caprini e Casera negli zaini.
Nel frattempo ha smesso di piovere, il cielo si è un po’ aperto, è riapparso il sole e pure il Resegone. Ultimi passi su asfalto attraverso Aizurro ed eccoci nuovamente alla stazione di Airuno. Qui, in attesa del treno per Milano, salutiamo Eugenio e Gaetano. Come all’andata, il viaggio è veloce e scandito da qualche chiacchiera. Scesi dal treno in Stazione Garibaldi, ci salutiamo, alla fine di una giornata un po’ uggiosa ma ricca di storie e incontri.

Filippo, per APE Milano

ape outdoor, no oil


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