Di ritorno dalla gita INFRA al Magnodeno

È mercoledì mattina e Ape Infra è pronta a partire sotto la guida di Martina! Nel gruppo ci sono ben 4 nuove api a due zampe e 1 ape a quattro zampe, eletta automaticamente mascotte del gruppo! Il treno previsto da Centrale viene cancellato ma il gruppo reagisce prontamente e si ritrova puntuale sui binari di Garibaldi; oramai lo sappiamo, senza uno sgambetto di Trenord, una gita Infra non può cominciare. Destinazione: Lecco!

Classico caffè al volo per svegliare i più addormentati, e saltiamo sul bus che ci porta alla funivia per i Piani d’Erna. Da lì iniziamo la salita; solo un pezzettino su asfalto e poi su nel verde sicuri, seguendo un rassicurante cartello “Tutte le direzioni”. Il cielo è un po’ coperto, ma il sentiero è morbido e asciutto, le nostre 9 api camminano spedite, e già affiatate come si conoscessero da tempo.

C’è chi devia leggermente fuori sentiero in cerca di funghi, e chi segue la fila e raccoglie spazzatura per ripulire la montagna. A fine giornata il bottino sarà impressionante in tutti i sensi: una bella manciata di porcini, trasformati dalla nostra Tibi in un invitante sughetto, e due sacchetti di pattumiera; la montagna è anche casa nostra, e come tale ce ne prendiamo cura!

Prima del rifugio la salita si inerpica per davvero e il gruppo si allunga; ognuno al suo passo, si avanza piano piano, aggrappandoci a qualche albero per alleggerire le gambe, e aggrappandoci al pensiero di un risotto fumante che forse, se ne sarà rimasto ancora, ci aspetterà al rifugio. Alberto chiude la fila e si assicura che tutti stiano bene. Rassicuriamo Martina che nessuno ha intenzione di mollare.

Spiana? Non spiana ancora? Sì, ammettiamo che l’ultima tratta era impegnativa, ma questo non fa che rendere ancora più onore alle nostre Api! Arriviamo al rifugio, ma il risotto è finito, quindi ci consoliamo con un paio di taglieri e una boccia di vino rosso con cui brindiamo all’impresa.

Pranziamo con calma, foto di rito e cominciamo la discesa. Osiamo un paio di varianti, per non ripetere il percorso dell’andata, e quando perdiamo il sentiero ce lo creiamo noi, nel curatissimo sottobosco.
La discesa è agevole, si chiacchiera fino alla base della funivia. Di nuovo bus fino alla stazione, dove il gruppo inizia a salutarsi.

Le api sono concordi che la gita è stata un successo, e sono lanciate per ripetere l’esperienza più spesso! Restano le buone vibrazioni della giornata, e il mistero sulla pronuncia corretta di “Magnodeno”…

Luca per Ape Milano

Ecco una galleria di foto della gita!

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