Di ritorno dal Monte Due Mani
La giornata inizia la mattina presto con una Milano vuota, che ancora dorme. Arrivare alla sede di APE MILANO è già una delizia, così come entrare al PIANO TERRA, così vicino ai boschi verticali ma così lontano dalla Babilonia che ci circonda.
L’atmosfera già mi piace, non siamo in tanti a partire da Milano, gli altri ci aspettano direttamente all’imbocco del sentiero. Dopo un’ora circa di viaggio e una fondamentale pausa caffè, raggiungiamo il passo dove lasceremo le auto.
Sono circa le 9:30. Dopo una breve introduzione, il gruppo parte con un buon passo, la giornata non è calda e le nuvole del mattino ci proteggono, con la promessa di aprirsi una volta in vetta per godere del panorama. Il sentiero inizia su una strada sterrata dove incontriamo subito un folto gregge di pecore con alcune persone che stanno lavorando. Accennano un minimo di saluto, da buoni montanari, concedendoci uno sguardo che riconosco quasi incredulo nel vederci camminare, ben equipaggiati con il nostro colorato abbigliamento da trekking. Impressionante come la vita cambi radicalmente a poco più di un’ora dalla città.
La parte iniziale del percorso offre bellissimi paesaggi, a sinistra con il Resegone, a destra con la valle sopra Moggio che timidamente si colora d’autunno. Attraversiamo poi una faggeta pura, scendendo su un tappeto di foglie, fino ad un altro prato che offre la vista sulla nostra destinazione, la croce in cima al Monte Due Mani.
Da qui inizia una salita bella ripida che fa allungare il gruppo lungo il tragitto; giustamente ognuno cammina al suo passo, ma sempre in contatto visivo con gli altri. Salendo abbiamo anche la fortuna di avvistare un camoscio solitario, per nulla infastidito dal nostro passaggio ma che anzi si concede a qualche scatto fotografico.
Come promesso in partenza, le nuvole grigie si aprono una volta che arriviamo in vetta, regalandoci finalmente una vista sui laghi e sul panorama circostante. Una breve merenda condivisa, un cambio abiti e la rituale foto di gruppo prima di riprendere il sentiero, stavolta in discesa.
Il rientro scorre più veloce. Ormai abbiamo rotto il ghiaccio e le chiacchiere ci accompagnano lungo il cammino intervallate da momenti solitari e di contemplazione di un paesaggio ormai apertosi alla luce del sole. Sono grato di esserci e poter condividere questa esperienza
Arrivati al punto dove siamo partiti, alcuni si fermano a pranzo, altri consumano il proprio portato da casa. Non mancano momenti di condivisione a chiusura di questa bella mattinata insieme, tra racconti della storia di APE e un buon bicchiere di rosso.
Nonostante le poche ore di sonno e la stanchezza del cammino, sono davvero rilassato e contento di aver incontrato questa bellissima realtà e le persone che ne fanno parte. Una realtà genuina, accogliente, impegnata; già so che vorrò farne parte dando, per quel che posso, il mio umile contributo. Grazie!
Fabrizio Teodori
La gallery della gita con le foto del nostro Luca