Di ritorno da APE bimbi..in rima
Alla ricerca del fiore perduto,
ah no, dorato, non perduto!
Sì, però si è perduto se non è stato più ritrovato!
Beh comunque è dorato.
Ma iniziamo con calma nel raccontare
questa storia che ha visto incontrare
bambine e bambini esploratori
nei dintorni dei bresciani territori.
A Rezzato ci ritroviamo
e in grandi e piccini non ci raccapezziamo
da Milano e da Brescia uniti ci chiediamo:
il fiore dorato dove sarà?
ci tocca scoprirlo mi sa!
Tre valorosi gruppetti
Iniziano il sentiero
Ma dove condurrà
sarà un mistero.
Ad un certo punto un orso, con fare molto tranquillo, ci suggerisce:
“Se il fiore vuoi trovare, il tuo olfatto e il tuo gusto dovrai allenare. Noi orsi siamo esperti e ti potremo aiutare”
Inizian così i tre gruppettini: le Volpi, i Cervi blu e i Lupi delle tenebre
con occhi chiusi ad assaggiare
strane leccornie di cui alcune amare,
chicchi di caffè, miele di castagno e mille fiori,
amaretti e uva e pure orzata…
ma tutto questo a cosa ci servirà?
Forse nessuno ancora lo sa…
Ci tocca tornare lungo il sentiero
che irto e fangoso ci conduce
ad incontrar un lupo che adduce:
“Lupi noi siamo e spesso insieme ce ne andiamo. Il cammino è più chiaro se degli altri ci fidiamo!”
I bimbi e le bimbe si guardan straniti
e mo che ci tocca far per non essere banditi?
Tutti in fila uno dietro l’altro,
gli occhi chiusi devono avere,
tranne l’ultimo che conduce
perché senza parlare
occhi aperti e mani chiare,
il bambin davanti deve toccare
la spalla destra o sinistra o entrambe
per evitare disavventure alle gambe.
Alberi e pozze e lumaconi
sono evitati con batticuori
ma a quel punto un fischio cattura l’attenzione
ci sarà mica un marmottone?
E infatti dinnanzi a noi si presenta
una marmotta irruenta:
“noi marmotte il fischio usiamo perché non solo con gli occhi ci avvertiamo. Ascolta un po’ e vedrai se al fiore dorato arriverai”
E quella scappa nel bosco impettita
ci lascia un foglietto ed una matita
uno strano linguaggio ci presenta
“morse” si chiama, per chi non si spaventa.
I fischi udiamo e con grande attenzione cerchiamo
di capirci qualche cosa,
tra linea e punto cosa accadrà?
una indicazione ce la darà?
I bimbi e le bimbe divertiti,
hanno ben chiaro che se al fiore vogliono arrivare
tre moschettoni devon trovare,
una storia sarà loro raccontata
e poi finalmente una bella mangiata.
Finché ad un certo punto
la fame ed il palato allietati
ci tocca metterci sotto, per non finir disorientati.
Nella storia uno stambecco anziano
suggeriva di arrivare in cima
ma noi come facciamo
che non sappiamo dove siamo?
Una mappa va trovata,
dove c’è il fuoco che non brucia
e una volta condivisa va capita e orientata,
questa volta la bussola ci serve
ma come si fa
per chi non ce l’ha?
I bimbi e le bimbe esclamano UAU
una strana cosa è accaduta
con acqua, sughero, ago e magnete
una magia è avvenuta.
Una bussola naturale abbiamo costruito
con l’aiuto di qualche elemento e di un nostro dito.
Qualcosa impariamo… nord, sud, est, ovest
e le linee di altitudine
e quasi stiam per dimenticare
che ancora un fior dobbiamo scovare.
40 gradi Nord Est questa è l’indicazione,
insieme a 50 balzi in quella direzione.
Presto su andiamo
che sento l’odore
del fiore dorato,
Sì! Quale onore.
I bimbi e le bimbe tutti insieme
corron su sulle scale
e c’è una grande babele.
Davanti ai loro occhi
30 fiori dorati
Pronti anche per essere assaggiati!
La scoperta rinfranca bambini e bambine
e chi più se la scorda quest’avventura?
Sarà da ripetersi presto
in mezzo alla natura!