Da Gavardo al Santuario Madonna della Neve

Prima gita dell’anno per Ape Brescia tra ValSabbia ed entroterra gardesano. Un mare di nuvole ci ha regalato tante emozioni e il lungo altopiano tante chiacchiere

Tra nuvole basse e nuvole alte il Garda con la penisola di Sirmione

DATI
Giro ad anello da Soseto (227m), Monte Magno(580m), Selvapiana (811m), Monte Retico (886m), Madonna delle Nevi, sentiero del Rucc, Monte Acuto, Monte Magno, Soseto.
Lunghezza: 15 km
Dislivello complessivo: 750m
Tempo di percorrenza: 5 ore (pause escluse)
Difficoltà: 2 API (media)

Si parte dalla Frazione Soseto 227m, dove c’è un piccolo parcheggio di fronte al quale, si imbocca il sentiero n.505 ben evidenziato con colore bianco- rosso e indicazione AV. Lo si percorre in salita, si oltrepassa un capanno, si prende a dx. e dopo c.a 40 minuti dalla partenza si arriva sulla strada asfaltata che sale da Gavardo verso Monte Magno (580m).

Arrivati alla trattoria “Il Cacciatore” si prosegue sul n.504 ed al primo bivio si sale a dx. Subito si entra nel bosco su un largo sterrato in salita. Tenendo sempre questa via dopo 20/25 minuti si giunge ad un pianoro. Il sentiero prosegue a sinistra ma svoltando a destra in breve si può salire sulla Croce di Selvapiana (mt.811) con bella vista del Garda.

Si ritorna sui nostri passi e usciti dal bosco andiamo per i prati della Selvapiana tratto rilassante che ci dà un po’ di fiato dopo la salita iniziale. Si giunge ad una grande casa sulla sinistra e una vicina pozza d’acqua stagnante (possibile incontro con rane e rospi).

Superata si transita per un cancello e si tiene la destra segnalata CAI, Ci troviamo quasi sotto i Radar e tralicci del Monte Selvapiana, li aggiriamo, e proseguiamo per il Monte Retico (mt.886) dove ci attende il Santuario della Madonna della Neve.

Da qui si domina il Lago di Garda e le nostre Prealpi innevate. Un bel punto per consumare il pranzo al sacco.

A sinistra del Santuario un cartello indica il sentiero ” Rucc ” per la discesa con bella vista su Golfo di Salò e Pizzocolo. Senza scendere fino al Passo Fobbia si devia a sinistra e si arriva ad uno stretto passaggio cintato che ci porta ad un fienile ristrutturato. Si attraversa il suo cancello e si prosegue su sterrato.

Da qui in poi si cammina sempre su sterrato e bosco costeggiando un fondo chiuso fino ad un sentiero scavato dall’acqua. Si prosegue in discesa verso sinistra lasciando a destra il Monte Acuto e in poco tempo si arriva alle prime case del Monte Magno da dove riprendiamo il 505 per Soveto.

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Sempre più in alto
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