Capita anche a voi di restare in quel perenne dormiveglia prima di una gita APE? Un misto di impazienza, adrenalina positiva e preoccupazione che la sveglia non suonerà o se lo farà sarà a un orario autogestito. Da lei. Per non farmi mancare proprio nulla ecco la mazzata finale: lo scatto dell’ora solare. Mi alzo dal letto gattonando come se stessi guadando il fiume di un percorso militare ma in qualche modo mi rimetto in piedi nel silenzio della notte, con la caffettiera che bofonchia e la marmellata più solida del cemento.
Care, carə e cari, in assemblea è stato definito il calendario sociale per i mesi primaverili: aprile, maggio e giugno.
Le informazioni dettagliate relative alle singole proposte verranno via via pubblicate nell’agenda e comunicate con le consuete modalità (newsletter e canali social network).
Approfittiamo invece per segnalarvi già da ora (i dettagli arriveranno presto) alcune iniziative a cui teniamo particolarmente.
Il 13 aprile parteciperemo con Radio Onda d’Urto a una gita alla Corna del Sonclino, con partenza dall’Osservatorio Astronomico di Lumezzane.
Il 21 aprile passeremo insieme la Pasquetta: stiamo ancora definendo i dettagli, ma a breve arriveranno tutte le informazioni!
Il 27 aprile, partendo da Provaglio Valle Sabbia, ripercorremo in una gita partigiana i sentieri della Brigata Matteotti.
Il 15 maggio faremo la prima serale della stagione, partendo dai Prati Magri di Bovegno con destinazione Monte Pergua.
Ci vediamo, per le strade e lungo i sentieri!
PROGRAMMA PRIMAVERA 2025
Domenica 13 aprile 2025 – GITA CON RADIO ONDA D’URTO – CORNA DEL SONCLINO Gita 2 API da Osservatorio di Lumezzane
Lunedì 21 aprile 2025 PASQUETTA CON APE BRESCIA Informazioni più dettagliate in arrivo sui social e newsletter
Martedì 22 aprile 2025 – [APE INFRA] RIFUGIO PIEMP Gita 2 API da Gardola
Domenica 27 aprile 2025 – GITA PARTIGIANA BRIGATA MATTEOTTI Gita 2 API da Provaglio Valle Sabbia
Domenica 11 maggio 2025 – DOSSO SASSELLO Gita 2 API da Pieve Vecchia di Idro
Giovedì 15 maggio 2025 – GITA SERALE AL MONTE PERGUA Gita 1 APE da Località Prati Magri di Bovegno
Martedì 20 maggio 2025 – [APE INFRA] PASSO DI VESIO Gita 2 API da Vesio
Domenica 25 maggio 2025 – ANELLO IN VAL DEGAGNA Gita 3 API da Cecino
Domenica 8 giugno 2025 – CASCATE DASDANA Gita 2 API dal Maniva locanda Bonardi
Martedì 17 giugno 2025 – [APE INFRA] MONTE ZINGLA Gita 3 API da Cegno
Domenica 22 giugno 2025 – BIVACCO GRAZZINI E MALGA RAVENOLA Gita 2 API dal Maniva zona Casermone
Domenica 29 giugno 2025 – VAL CONCHETTA Gita 3 API da Colere
Doveva essere la giornata di DeTerminalia, i giochi sulla neve dedicati alla divinità Terminus che dà il nome alla montagna*, i giochi del limite da mettere alle opere insostenibili nelle terre alte. Solo che, al sopralluogo una settimana prima dell’evento, sul Terminillo la neve non c’è, e le possibilità di rispettare il programma si assottigliano come le rare chiazze bianche dove si aggirano pochi turisti troppo imbacuccati. «Vuol dire che giocheremo meno e cammineremo di più» ci diciamo.
Questo è uno dei diversi cori composti collettivamente dalla cinquantina di attivist3 che hanno risposto all’appello di APE Milano e Comitato Insostenibili Olimpiadi, lungo il viaggio in pullman da Milano fino a Bormio, attraversando la Valtellina nelle prime ore di domenica 9 febbraio, in occasione della mobilitazione nazionale diffusa “La Montagna non si arrende!”. Il riferimento è alla pista di pattinaggio parcheggiata in mezzo a piazza Duomo, uno dei diversi interventi utili per alimentare l’immaginario olimpico dei giochi “invernali”. Le virgolette sono volute, perché pretendere di pattinare sul ghiaccio nella pianura padana, in questi inverni, suona tanto artificiale quanto delle piste da sci sempre più circondate da paesaggi da lungo autunno.
9 febbraio 2025, oggi APE è insieme ad altri compagni di strada per una mobilitazione diffusa nei territori a difesa delle terre alte. In Basilicata abbiamo scelto di declinare l’iniziativa in Acqua InSorgente, portando l’attenzione alla crisi idrica che sta interessando il sud Italia e che per 140000 lucan3 nell’autunno 2024 si è tramutata in “apocalisse”, con riduzioni drastiche e quotidiane nei tempi di erogazione dell’acqua e con la captazione, permessa solo grazie al dichiarato stato di emergenza, dell’acqua di un fiume (il Basento) che riceve reflui industriali e civili.
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