APE Infra..settimanale

Precarie, pensionati, studentesse, neet, sfaccendati: uniamoci e muoviamo ai monti!


Qual giorno fu per me questa risurrezione! Attendevo con impazienza che il treno si mettesse in moto. Era la prima volta che in vita mia viaggiavo in ferrovia per recarmi in montagna per respirare a pieni polmoni l’aria salubre. Mi pareva già di essere un provetto alpinista tanto era in me la volontà di cimentarmi con quei giganti. Il treno filava fischiando, divorando la strada ferrata, lasciando dietro di sé le borgate, i villaggi ed i cascinali. Ma la mia fantasia volava…

Marangoni Giov. sezione Milano settembre 1923

APE Infra è uno dei mille rami dell’Associazione Proletaria Escursionisti, con cui condivide ideali e metodi. Il nostro passo è il passo del più lento, o della più lenta, di noi. Vogliamo godere insieme del viaggio, non solo della destinazione. Ci spostiamo in settimana: di comune accordo e per comodità abbiamo scelto il mercoledì, giorno in cui i rifugi sono aperti, ma niente ci vieta di cambiare giorno.

Il nostro ritmo? Una gita al mese: qui puoi trovare i racconti delle uscite passate, e, se avrai pazienza, anche di quelle future.
In APE Infra nulla è scritto sulla roccia: decidiamo insieme dove andare e che sentiero prendere, ma strada facendo potremmo decidere di allungare, accorciare o rivoluzionare la nostra gita! Cerchiamo di muoverci il più possibile senza macchina: sfruttiamo treni, autobus e i cari vecchi piedi. Non sempre è comodo, non sempre le coincidenze funzionano, ma l’ambiente ci ringrazia.
Pensionati, precarie, collaboratori e autonomi, disoccupati e disertori del lavoro salariato: APE Infra è aperta a tutte e tutti coloro che vogliono riempire il tempo libero con un’uscita in montagna, una birra in attesa del treno di ritorno, e una diatriba se i cinghiali grufolino o sgrufolino (spoiler: grufolano).
Per saperne di più, puoi scrivere ad Adelchi alla mail adelchi.susana@gmail.com, o raggiungerci a Piano Terra ogni quarto lunedì del mese, dopo le 19.
Ecco due brevissimi estratti dall’antologia apeina, che si trova sul nostro sito, a testimonianza della nostra, a volte inconsapevole, continuità con i fondatori dell’APE.

Non per nulla quando un corpo è deperito, si è ormai abituati a suggerire la montagna come primo rimedio! I medici stessi nei casi di convalescenza di esaurimento consigliano ai loro malati di andare a cercare l’aria pura ed il sole di montagna. Ed è realmente un gran balsamo l’aere montanino che entra ad ossigenare i polmoni e fa eliminare tutti i veleni che circolano nell’organismo malato. Ma noi su questa rivista, non dobbiamo trattare questo punto di vista, bensì convincere se, e come convenga anche all’operaio stanco dalla lunga settimana di lavoro, una buona giornata di sport alpino, invece di trascorrere la pigra festa domenicale in qualche caffè, o teatro cittadino, spesso affumicati, o in qualche sfibrante gara di danze…divertimenti tutti che lasciano a sera il corpo e l’animo ancor più attossicato che non l’intero lavoro fisico settimanale…

Rivista mensile dell’APE, gen 1924

Sempre più in alto
per una nuova umanità!

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