Al Monte Prealba lungo il sentiero N.9 della Resistenza Bresciana

Itinerario di medio impegno lungo il sentiero resistente che consente di apprezzare bei panorami, che spaziano dalle Orobie al Blumone fino al Lago di Garda e al Monte Baldo.

Dal Passo del Cavallo si prosegue lungo il sentiero della Resistenza N.9 Tronco B “Tranquillo Bianchi e dei caduti per la libertà di Lumezzane”.

Dati
Percorso ad anello: Passo del Cavallo (quota 742 m) – Eremo di San Vigilio (quota 1.120) – Monte Prealba (quota 1.272 m)
Sviluppo: 12 km
Ascesa totale: 600 m D+
Tempo di percorrenza: 4 h (tempo totale pause escluse)
Difficoltà: 2 API (medio)

Il movimento della Resistenza partigiana in provincia di Brescia ha avuto varie espressioni. Tutte le valli bresciane sono state teatro dell’insurrezione partigiana che ha avuto i propri epicentri attorno alla Corna Blacca e in Val Sabbia. Questo sentiero che viene proposto è dedicato a Tranquillo Bianchi, giovane partigiano lumezzanese catturato ed ucciso a Binzago.

Il sentiero Tranquillo Bianchi e Caduti per la Libertà lumezzanesi percorre i territori di due comuni: Agnosine nel versante sabbino e Lumezzane in quello triumplino della Val Gobbia. Il suo tragitto di 36 km non presenta difficoltà di rilievo ed è percorribile, nel suo itinerario completo, in 10-12 ore. Tuttavia, data la sua particolare dislocazione, è stato diviso in due tronchi; quindi l’escursione si può compiere anche in due tappe. Ogni tronco, lungo 18 km, richiede un cammino di 5-6 ore. Punto d’incontro dei due tronchi è la località Gabbiole, aggirando la quale, s’incontra una casa ricostruita ove è murata la lapide che ricorda lo scontro a fuoco del 13 maggio 1944 tra uno stremato gruppo di partigiani – in prevalenza russi – e uno di rastrellatori fascisti, che da una notte teneva in stato d’assedio i “ribelli”. Due morti e due feriti tra i fascisti, un ferito tra i partigiani furono le perdite del combattimento.

Al passo della Brocca una lapide ricorda la cattura e la fucilazione (16 ottobre 1944) dei lumezzanesi Narcisio Ghidini e Giovanni Faustino Zubani, partigiani della 122a Brigata Garibaldi.

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