Sui sentieri partigiani della Val Caffaro . Prima Tappa

Camminata organizzata dall’Associazione Culturale D.O.C. e da Ape Brescia sui sentieri della Val Caffaro, in un fantastico ambiente bucolico, seguendo le tracce delle donne e degli uomini della Resistenza locale.

Sempre più numerosi! Eravamo in tantissimi-e sulle tracce della Banda Dante, un gruppo partigiano autonomo che ha operato nelle montagne sopra Bagolino e in Val di Caffaro. Grande successo per l’escursione Valle Dorizzo-Laghetti di Mignolo-Passo del gatto preparata dall’ Associazione Culturale DOC dell’Alta Valsabbia-Bassa Valle del Chiese con Ape Brescia.

Dati in breve
Lunghezza: 8,5 km A/R (+ 2,5 per variante alta)
Dislivello: 700 m D+ (+ 160 per la variante alta)
Tempo stimato: 5 h
Difficoltà: facile

Partendo da Val Dorizzo (quota 1.140 m) si risale la Val Sanguinera muovendosi per strada forestale; poco oltre Malga Sanguinera (quota 1.520 m) si segue il segnavia 418 per dirigersi alle incantate sponde del Laghetto di Mignolo Basso (quota 1.850 circa).
Da qui è possibile raggiungere Cascina Bromino Alta per due vie distinte: continuando a seguire il segnavia 418 con un breve tratto di sentiero in costa oppure salendo al Laghetto di Mignolo Alto e al Passo del Buco del Gatto (quota 2.020 m.) per il segnavia 418var. In base alle richieste dei partecipanti potremo gestire due distinti gruppi per questa breve porzione di itinerario.
Si ritorna a Val Dorizzo scendendo prima a Cascina Bromino Bassa e rientrando infine in Val Sanguinera.

Dante e Erminio Scalvini due giovani di Bagolino e altri giovani del posto dopo l’8 settembre scelsero subito da che parte stare, prima con l’aiuto ed il sostegno a “sovversivi” e “antifascisti”, a “disertori” e “renitenti”, “fuggiaschi” italiani e stranieri verso la Svizzera e poi via, via come “banda” combattente nello scontro con i nazifascisti.Della banda facevano parte anche sue disertori tedeschi, sei russi, tre inglesi, un francese e altra gente proveniente dal Nord Italia.Il 6 ottobre 1944 alcuni combattenti vengono sorpresi ,dopo una soffiata, circondati furono fatti prigionieri e poi seviziati e bruciati vivi sotto lo sguardo della madre dei fratelli Scalvini.

Sempre più in alto
per una nuova umanità!

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